10 milioni di euro per rigenerare la rete delle città e dei paesi — Regione Emilia-Romagna – .

Aumento attrattività turistica e commerciale del territorio emiliano-romagnolo e rilanciare l’economia urbana attraverso l’innovazione gestionale e il miglioramento dei sistemi di vendita e di servizio. introducendo anche tecnologie digitali e informatiche avanzate. Ma anche l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e l’ampliamento dei locali dove si svolgono le attività.

Questi sono, in sintesi, gli obiettivi dell’ annuncio della regione che ha assegnato 10 milioni di euro, risorse europee del Por Fesr 2021-2027, per sostenere l’innovazione e gli investimenti delle imprese commerciali, di quartiere e di strada, dell’intrattenimento e degli esercizi pubblici, anche polifunzionali. La Regione, alla luce delle richieste, si riserva di erogare ulteriori risorse aggiuntive.

“Puntiamo a favorire la rigenerazione degli spazi e la creazione di investimenti che introducono nuovi servizi, processi di cambiamento e innovazione digitale e tecnologica, necessari per affrontare la trasformazione dei mercati e le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori – ha affermato l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini-. Un sostegno importante e concreto agli investimenti ma anche una prima forte risposta al commercio regionale, contribuendo a rendere i centri storici delle nostre città e dei nostri paesi più vivi e capaci di offrire servizi sempre più utili a chi ci vive e capaci di accogliere chi viene dalle al di fuori. Il tutto in un’ottica green e senza consumare un centimetro di nuovo suolo”.

Le domande di contributo devono essere inviate alla Regione tramite domanda Sfinge 2020 dalle 10 in poi 16 aprile 2024 alle 13:00 del 14 maggio 2024.

La finestra per la presentazione della domanda verrà chiusa anticipatamente al raggiungimento di a numero massimo di 400 domande presentata.

Inoltre è previsto ricompense legati alla localizzazione delle attività in zone montane, interno, allagatoin caso di valutazione di legalità, di aumento dell’occupazione a tempo indeterminato e stabile e rilevante presenza femminile e giovanile. Maggiori risorse anche se gli interventi previsti nel progetto sono caratterizzati da un impatto significativo sulle tematiche dell’ disabilitàinnovazione sociale e qualità della vita, di Sviluppo sostenibilee se è previsto il recupero dei materiali e le conseguenti riduzione della produzione di rifiuti.

L’annuncio

I contributi sono destinati PMI e ai soggetti iscritti al Rea (Elenco delle novità economico-amministrative) negli elenchi delle Camere di Commercio delle province dell’Emilia-Romagna che esercitano: attività di commercio al dettaglio in sede fissa avente i requisiti di esercizio di prossimità; commercio al dettaglio ambulante (escluse le attività commerciali su aree pubbliche in forma ambulante); discoteche, sale da ballo e simili; somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, anche in forma artigianale; esercizi commerciali multifunzionali limitati all’attività di vendita al dettaglio di vicinato e di fornitura di alimenti e bevande al pubblico.

IL progetti potrebbe essere fatto a partire dalla data di presentazione della domanda ed entro la data di 30 giugno 2025, salvo eventuali proroghe autorizzate nei casi previsti dal bando. Le relative spese, però, dovranno essere supportate con fatture emesse e pagate, sempre a partire dalla data di presentazione della domanda ed entro il 30 settembre 2025.

Gli interventi, di importo non inferiore a 20mila euro, devono riguardare l’allestimento, la riqualificazione, la ristrutturazione e l’ampliamento dei locali ove si svolgono le attività, purché non superiori al 25% della volumetria complessiva; innovazione gestionale, miglioramento ed ampliamento, anche attraverso l’introduzione delle più avanzate tecnologie digitali e informatiche, dei sistemi di vendita e dei servizi offerti.

IL contributi sarà concesso il contributo regionale in perdita, nella misura massima del 40%, e per un importo mai superiore a 70mila euro, a copertura parziale delle spese ammissibili: per lavori edili, murari ed impiantistici connessi alla riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento delle unità locali in cui svolge attività fuori l’attività; per l’acquisto di macchinari, attrezzature e arredi funzionali all’esercizio dell’attività; per l’acquisto di hardware, software e servizi forniti nella soluzione cloud computing e Saas (Software as a service), licenze; per l’acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto (esclusa la consulenza per la gestione della domanda).

 
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