Porto, l’Autorità ipotizza il “taglio” della diga di Vegliaia Il Tirreno – .

Porto, l’Autorità ipotizza il “taglio” della diga di Vegliaia Il Tirreno – .
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LIVORNO. Un “taglio” della diga della Vegliaia, simbolo dello skyline del porto di Livorno, che svetta davanti alla Terrazza Mascagni. Lo ha proposto ieri l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale. La ragione? Facilitare l’accesso delle grandi navi al nostro porto: «L’opera – spiega il segretario generale dell’ente, Matteo Paroli – non è necessaria al momento, ma dovremo tenerla in considerazione se contestualmente al taglio della Tripoli ( un altro intervento proposto ndr) consentirebbe di agevolare un ingresso meno critico delle navi. Nelle scorse settimane abbiamo affidato ad un’azienda uno studio idrodinamico in riferimento alle varie ipotesi di taglio. L’obiettivo è capire se potrebbero esserci ricadute legate al moto ondoso in ingresso nel bacino portuale”.

Mentre «l’ipotesi di tagliare l’imbocco di Tripoli (Darsena numero 1) ha l’obiettivo di allargare il bacino di sviluppo all’imbocco del porto commerciale – prosegue Paroli, che ne ha parlato anche ieri all’ente partenariato – La prossima settimana, insieme al direttore Enrico Pribaz, incontreremo lo studio di progettazione incaricato di sviluppare un’analisi preliminare sulle ipotesi di fattibilità”.

Il presidente Luciano Guerrieri, nella stessa occasione, ha parlato di Darsena Europa, tornando anche sulla vicenda Grimaldi-Tdt. «L’acquisizione deve essere considerata un’opportunità e non un pericolo per il mantenimento del traffico container. Sarà nostra responsabilità dialogare con Tdt e Grimaldi affinché l’offerta terminalistica rivolta al mercato dei container non solo rimanga invariata, ma sia orientata al suo sviluppo e se necessario utilizzeremo tutte le prerogative e i poteri di cui dispone per garantire ciò” .

Premesso che qualsiasi modifica della destinazione d’uso degli spazi dovrà essere concordata con l’ente «l’Autorità si impegnerà a garantire che venga difesa la natura “polivalente” del porto. Nel TDT non è vietato il materiale rotabile, ma il concetto è che non si può sviluppare un tipo di traffico a scapito di altri”, ha precisato Guerrieri. «Da parte nostra non c’è alcuna ambiguità di fondo. È nostra intenzione, infatti, organizzare al più presto un incontro con Tdt e convocheremo il massimo rappresentante del Consiglio di Amministrazione per spiegarci quali siano i suoi orientamenti: gli chiederemo un impegno formale per garantire ulteriormente il porto sviluppo del traffico container e investire. Per noi sono elementi decisivi e saranno oggetto di valutazione quando ci verrà presentato il nuovo piano industriale”.

Le priorità dell’Autorità Portuale restano quelle già definite nel bilancio di previsione e nel piano triennale dei lavori e rispondono all’esigenza di consentire al porto di arrivare vivo all’appuntamento di Darsena Europa. «Abbiamo interesse a fornire al mercato le condizioni affinché possa esprimersi nuovamente sulla fruizione di un’opera che riteniamo possa essere messa a disposizione degli operatori anche nelle fasi operative, ad esempio attraverso la realizzazione di un tratto di banchina – – spiega – Se dobbiamo preparare un futuro in cui crescere, dobbiamo fare in modo che l’attuale mercato dei container non si deteriori, ma guadagni ulteriore terreno”.

Se Darsena Europa rappresenta il futuro, il presente deve garantire la possibilità di restare competitivi. Su richiesta dei presenti, Paroli ha fornito un aggiornamento sullo stato di avanzamento di alcuni interventi previsti, a cominciare da quelli di ampliamento del canale di accesso. Una volta completata la retrazione della banchina, questa raggiungerà una larghezza massima di 125 metri. La nuova banchina consentirà poi la realizzazione di successivi dragaggi per un fondale di 13 metri sotto le sponde e 16 al centro del fosso navigabile. «L’inizio dei lavori sotto la responsabilità dell’Eni è ormai imminente», ha annunciato Paroli. «Non appena ricevute le certificazioni di navigabilità e di dotazione dei veicoli, la Capitaneria di Stato potrà emettere l’ordinanza di divieto di transito nel Canale. Ci vorrà ancora qualche settimana”. Le finestre di bloccaggio del canale di accesso «saranno ordinariamente attive dalle ore 23 alle ore 7 ma saranno flessibili e potranno essere variate in base alle esigenze del cantiere e del porto. Per quanto riguarda le tempistiche, il cantiere verrà consegnato all’Eni entro i primi giorni di maggio. E si prevede che l’intervento venga completato tra ottobre e novembre”. Intanto l’Autorità va avanti con il maxi-appalto per l’ampliamento del canale: «A fine marzo gli uffici tecnici hanno concluso le verifiche sul raggruppamento temporaneo di imprese vincitrici della gara – conclude – Ulteriori integrazioni saranno richiesto nei prossimi giorni, ma è probabile che i lavori vengano consegnati a maggio. I primi sei mesi saranno dedicati alla progettazione esecutiva e i lavori veri e propri dovrebbero iniziare a novembre”. l

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