Via libera all’acquisto di mezzi per il Bus Rapid Transit “ma pochissimi lavori saranno pronti per le Olimpiadi”. Val di Fiemme e Val di Fassa sono pessimiste sul lavoro

Via libera all’acquisto di mezzi per il Bus Rapid Transit “ma pochissimi lavori saranno pronti per le Olimpiadi”. Val di Fiemme e Val di Fassa sono pessimiste sul lavoro
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TRENTO. Quasi 40 milioni per l’acquisto di nuovi treni per la Valsugana e per gli autobus instradati verso il sistema Autobus di transito rapido delle valli di Fiamme e Fassa. Proseguono i lavori sul parco mezzi, i cantieri a Cavalese procedono ma nel complesso sembra esserci qualche incertezza sul progetto BRT, anche in vista delle Olimpiadi all’orizzonte.

Un progetto che, inizialmente, aveva poco convinto sul territorio (qui l’articolo), tanto che al tavolo provinciale erano arrivate 130 osservazioni, di cui 68 ritenuti rilevanti (13 accettabili e 29 negoziabili). Le risorse ammontano a 60 milioni di euro (ma il costo potrebbe salire a 90 milioni per effetto del rincaro) con la previsione di realizzare opere infrastrutturali e corsie riservate al passaggio di una flotta composta da 48 nuovi veicoli “green” (30 elettrici e 18 a biometano) sul Linea Fiemme-Fassa e per il rinnovo del materiale rotabile (articolo qui).

Poi a marzo dello scorso anno è arrivata la Documento di progettazione preliminare che contiene le indicazioni delle corsie riservate ai veicoli “green” (bus elettrici o a biometano), delle fermate e dell’installazione di semafori intelligenti (varchi bus) con annesso sistema informatico di gestione, per i percorsi definiti prioritari all’interno del Scopo del progetto. Principalmente i percorsi tra Predazzo e il comprensorio del salto con gli sci e la zona vicino a San Giovanni di Fassa, ma anche per il collegamento con la Val d’Ega e l’Alto Adige. Un progetto che riguarda, più o meno direttamente, anche la stazione di Trento e l’elettrificazione della Valsugana.

L’obiettivo è migliorare il trasporto stradale pubblico di recente sviluppo e gli interventi dovrebbero riguardare complessivamente 12 tratti lungo la strada principale che attraversa le valli dell’Avisio, per uno sviluppo lineare di circa 12 chilometrioltre ai lavori di razionalizzazione della viabilità che attraversa i centri abitati. La portata oraria, modulabile, è compresa tra 200 e 1.100 passeggeri orari in ciascuna delle due direzioni.

La raccolta delle osservazioni, ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti, ha permesso di farlo acquisire informazioni, suggerimenti e critiche costruttive con il duplice obiettivo di garantire che l’opera sia in grado di rispondere alle caratteristiche peculiari della mobilità locale.

Ma nell’ultimo anno sembra essersi mosso poco. “Sono stati fatti alcuni commenti, alcuni dei quali sono stati presi in considerazione, ma non siamo stati più chiamati né coinvolti”, spiega Giuseppe Detomas. IL Procuratore del Comun General de Fascia aveva coordinato il tavolo per la fase di partecipazione locale. “Sono stati fatti molti sforzi per trovare un equilibrio, inclusa la protezione dell’ambiente”.

In Val di Fassa sembra esserci un po’ di pessimismo sul completamento di molti lavori prima delle Olimpiadi. “La zona offre molti posti letto a sostegno della Val di Fiemme”, sottolinea Detomas. “La disponibilità di strutture ricettive era un requisito essenziale per poter ospitare questo grande evento. I collegamenti sono strategici perché si prevede un aumento del traffico in un periodo di alta stagione”.

Intanto la Provincia ha dato il via libera all’acquisto di nuovi treni per la linea della Valsugana e di autobus finalizzati al sistema BRT: 36.506.937,39 euro che Piazza Dante ha concesso a Trentino Trasporti. Un trasferimento di risorse messe a disposizione da governo nazionale in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026.

“Si tratta di risorse che si aggiungono a quelle già stanziate per questi scopi negli ultimi due anni, oltre 46 milioni per nuovi treni e 28 milioni per nuovi autobus per il sistema BRT”, il commento delil consigliere Mattia Gottardi. Si tratta di investimenti importanti con un mix di risorse provinciali e statali che garantiranno al Trentino un sistema di mobilità pubblica efficiente e integrato su tutto il territorio anche una volta conclusi i Giochi”.

A dicembre vennero invece consegnati da TTrasporti Rentino i lavori per creare quello nuovo Centro intermodale di Cavalese (l’importo del contratto è 11.942.095,56 euro di cui 294.989,33 euro per ragioni di sicurezza). Un progetto molto grande che prevede la realizzazione di tre infrastrutture tra cui la nuova stazione degli autobus del trasporto pubblico, il parcheggio interrato di interscambio modale e il nuovo garage Trentino Trasporti attrezzato per la ricarica degli autobus elettrici.

“Il cantiere procede nel migliore dei modi e i tempi vengono rispettati”, afferma Sergio Finato, sindaco di Cavalese. “Queste opere non sono di interesse esclusivo per le Olimpiadi ma sono importanti per il territorio. Si tratta di servizi pubblici che restano disponibili dopo i Giochi. Un’infrastruttura che punta sulla mobilità sostenibile e che permette di riqualificare anche il centro storico” (Articolo qui).

Mentre a Cavalese proseguono i lavori, emergono alcuni dubbi a livello più generale. Nei giorni scorsi c’era stato un punto anche con la Provincia” ma – le parole di Fabio Vanzetta, presidente della Comunità territoriale Val di Fiemme – Credo che per le Olimpiadi saranno pochissimi i progetti prontiforse e speriamo almeno il tratto Predazzo-Tesero e qualche lavoro tecnico tra semafori e fermate”. Mancano ormai due anni ai Giochi e il tempo stringe. “L’impressione è che non sia iniziato quasi nulla, ma c’era la consapevolezza e l’aspettativa che al grande evento sarebbero seguite molte infrastrutture”.

In Val di Fiemme è più basso preoccupazione su eventuali criticità riguardanti il ​​traffico e la mobilità. “Non consideriamo il Brt decisivo – aggiunge il presidente della comunità territoriale – inoltre le trasferte olimpiche utilizzano un altro sistema gestito separatamente dall’organismo centrale”.

L’afflusso di turisti gioca un ruolo piuttosto centrale sul traffico luoghilì tra Tesero e Predazzo continuano i lavori per riqualificare le strutture a standard olimpici, ma si va anche verso una forte riduzione della capacità. Almeno un dimezzamento degli spettatori, rispetto ad esempio ai Mondiali.

Per il Lago di Tesero vai giù dda 40mila a 20mila personementre in quello di Predazzo il limite passa da 15mila a 5mila posti (Articolo qui). «Sono scelte fatte dall’organizzazione e questo evita il sovraffollamento e quindi una diversa portata sulle strade della zona. Un aspetto che avrà sicuramente un impatto sulla mobilità”, conclude Vanzetta.

 
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