“Mantenere vivo il rapporto con il territorio” – .

“Mantenere vivo il rapporto con il territorio” – .
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È un viaggio ricco di spunti e sorprese che accompagna lo spettatore nelle storie di “Lo specchio di Piacenza”un programma settimanale di Telelibertà ideato e condotto dal direttore Nicoletta Bracchi. Nel tredicesimo episodio il protagonista era Cristina Ferrari, direttrice della Fondazione Teatro Piacenza.

CRISTINA FERRARI E LA PASSIONE PER LA MUSICA

Musicista, organizzatore teatrale e figura di spicco nel panorama musicale nazionale, Ferrari è nato a Casalmaggiore.

Cresciuta in un ambiente permeato dalla bellezza dell’arte e della cultura, Cristina ha nutrito il suo spirito con melodie classiche e belcantistiche, imparando fin da bambina ad amare gli spartiti: “In quel periodo, avevo 5 anni, fu mia nonna a instillarmi un profondo interesse per le note. Era una grande fan dell’opera”.

Dopo aver conseguito la maturità classica, Ferrari dedicò la sua vita agli studi musicali. Diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Nicolini, successivamente ha proseguito il suo percorso formativo diplomandosi in canto, con indirizzo didattico, presso il Conservatorio Arrigo Boito di Parma.

“Mi sono diplomato – ricorda – alla Nicolini, da privatista, sotto la guida del direttore Giuseppe Zanaboni. Il mio legame con il Conservatorio è profondo. Non è un caso che ho effettuato la mia prima visita ufficiale da direttore della Fondazione Teatri, nel 2012, all’istituto di via Santa Franca”.

LA FONDAZIONE DEL TEATRO

Attraverso le parole di Cristina, gli spettatori si sono immersi nel dietro le quinte del Fondazione Teatro, scoprire le strategie e le riflessioni che guidano la scelta delle produzioni e degli eventi da proporre al pubblico.

“Ogni dettaglio è curato con attenzione – commenta il direttore della Ferrari – perché ogni spettacolo è un’occasione per arricchire l’offerta culturale della città e soddisfare esigenze diverse.

programmare una stagione teatrale è un processo complesso che richiede una visione ampia e una sensibilità costantemente aggiornata verso i gusti del pubblico. Ogni programma – aggiunge – deve riflettere l’identità del teatro e allo stesso tempo saper sperimentare. Il pubblico piacentino? Si distingue per la sua competenza e capacità di apprezzare sia le produzioni classiche che le proposte più innovative.

La sfida sta nel bilanciare tradizione e contemporaneità. È importante ascoltare le critiche e le opinioni del pubblico, questo non significa rinunciare all’innovazione e al coraggio di proporre nuove forme artistiche, anche attraverso il coinvolgimento dei giovani”.

Un esempio tangibile di questa apertura verso nuove esperienze è il Festival MusicMediale con Nicolini, che crea nuove connessioni e presenta opere fuori dagli schemi della stagione standard.

“Questo approccio – sottolinea – non solo arricchisce l’offerta culturale locale, ma attira anche pubblico da altre città, con abbonati da Milano, Parma e anche dall’estero. Come avvicinare i giovani all’opera? La risposta sta nell’ideare progetti didattici mirati e nell’offrire loro l’opportunità di vivere l’emozione del palcoscenico. Niente emoziona più di un teatro pieno di voci giovani. Un teatro tradizionale, ancorato al territorio, ha il compito di preservare l’Opera e mantenerne vivo lo spirito adattandosi ai tempi. È incoraggiante vedere che il Ministero riconosca il valore anche di teatri come il nostro splendido Comunale”.

Le immagini scorrono veloci come le richieste di Nicoletta Bracchi: la direzione artistica del concorso “Le Voci di Verdi”, il figlio Giacomo, direttore di scena del Regio di Parma (“Mi ha sempre sostenuto nelle mie scelte”), gli incontri con Leo Nucci , Carlo Bergonzi, Franco Zeffirelli, ma anche la nomina, nel 2007, a prima direttrice artistica donna in Italia di una fondazione lirico-sinfonica, il Teatro Carlo Felice di Genova (“Un momento ricco di emozioni e di profonda consapevolezza delle responsabilità avrei dovuto affrontare”).

Sarà la Fondazione Teatro Piacenza l’organizzatrice della seconda edizione del Festival Pensiero Contemporaneo: «È per noi motivo di grande soddisfazione, conferma il ruolo centrale che la Fondazione Teatro gioca nella vita culturale della città».

IL NOME DI FERRARI TRA I CANDIDATI ALLA SOVRINTENDENZA DELLA SCALA

Recentemente sul quotidiano “La Stampa” il suo nome è stato inserito in una lista molto blasonata, quella dei candidati al sovrintendenza della Scala. “Solo pensare a quel ruolo mi fa tremare le mani. Leggere il mio nome in quella lista è stata una soddisfazione incredibile, un segno tangibile del mio impegno e della mia dedizione. Ma quello che mi ha reso più orgoglioso è stato il riconoscimento arrivato, indirettamente, al Comune e alla città di Piacenza.

La collaborazione con enti e istituzioni locali è fondamentale per mantenere vivo il rapporto con la comunità. Dialoghi costruttivi con enti come il Conservatorio Nicolini e il Festival Valtidone. E, soffermandomi sulla Valtidone, posso anticiparvi che inaugureremo la stagione concertistica nel novembre 2024 con il recital del vincitore del Premio Bengalli”.

È possibile rivedere le puntate de “Lo Specchio di Piacenza” su Teleliberta.tv.

Tags: Cristina Ferrari Fondazione Teatri Mantenere relazione territorio vivo

 
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