Gli Stati mobilitati da Bruxelles sul benessere dei cani e dei gatti – Bolzano – .

Gli Stati mobilitati da Bruxelles sul benessere dei cani e dei gatti – Bolzano – .
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BOLZANO. Nuove norme contro il maltrattamento degli animali da compagnia. Si è svolta in Commissione Politiche Europee della Camera l’audizione del presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, Marco Melosisu proposta di Regolamento europeo relativo al benessere di cani e gatti e ai loro tracciabilità.

La commissione di Montecitorio sta valutando, attraverso un ciclo di audizioni, se ci siano i presupposti di “sussidiarietà” per una regolamentazione europea in materia “sussidiaria” all’attività degli apparenti Stati. Secondo ilAnmvi, la tracciabilità di cani e gatti allevati e detenuti nell’Unione Europea richiede uno sforzo di armonizzazione europea e di scambio di dati identificativi e di registrazione, così come la lotta al traffico di cuccioli “richiede una cooperazione rafforzata tra tutti gli Stati membri. La sfida non può essere vinta da un solo Stato membro, nemmeno se si trova in una fase di legislazione avanzata e all’avanguardia come l’Italia”. Melosi ha poi confermato a Marianna Madiapresidente della sessione della Commissione, l’opportunità di un intervento normativo su scala comunitaria, che salvaguardi la posizione avanzata dell’Italia.

Il nostro Paese si trova in una posizione di avanguardia, con una legislazione precoce e molto avanzata rispetto a numerose disposizioni della normativa: identificazione e registrazione, mutilazioni, vendite a distanza, legislazione penale per la tratta e gli spostamenti illeciti, ricorda l’associazione. “La regolamentazione europea non deve compromettere il lavoro svolto in Italia (dalle istituzioni, dai veterinari e da tutti gli operatori”), prosegue la presa di posizione.

La proposta di regolamento prevede, tra l’altro, che cani e gatti nati negli stabilimenti siano marchiati ai fini dell’identificazione entro la data di fornitura (fornitura a titolo oneroso o gratuito) o al più tardi entro tre mesi dalla nascita dell’animale. L’Anmvi ha suggerito che il termine dei 3 i mesi si riducono, nell’interesse dei cuccioli, a 2 mesi.

C’è poi il tema molto discusso brachicefalo, razze che presentano il muso appiattito e altre anomalie anatomiche problematiche. Il regolamento non impedisce la selezione e la riproduzione di cani e gatti brachicefali, ma impone una condizione su cui l’Anmvi è d’accordo: «Che i programmi di selezione o riproduzione riducano al minimo le conseguenze negative che i tratti brachicefali hanno sul benessere».

L’UE stabilisce quindi l’obbligo per gli operatori informare i clienti sulla proprietà responsabile. Secondo l’Anmvi un regolamento europeo potrebbe supportare gli Stati membri nell’adozione di misure minime armonizzate prevenzione e gestione dell’aggressività del cane.

Infine, una nota dolente in merito lotta al traffico di cuccioli. «Quello che dovrebbe essere lo scopo principale ispiratore del regolamento appare essere la parte più debole del provvedimento ed è rinviato a successivi atti esecutivi», lamentano i veterinari, «Le azioni controafflusso di animali illegali nell’UE e all’interno dell’UE dovrebbero anche fare affidamento su accordi intergovernativi sul controllo delle frontiere”.

Tag: Stati mobilitati Bruxelles welfare cani gatti Bolzano

 
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