Oggi i Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno dato attuazione ad un provvedimento della Prima Sezione della Corte d’Appello di Bologna nei confronti di un pregiudicato calabrese residente stabilmente in provincia di Rimini da diversi anni, la misura di prevenzione di pubblica sicurezza speciale sorveglianza con obbligo di residenza nel comune di residenza. Inoltre, la confisca di 9 fabbricati e 44 terreni situato nelle province di Rimini e Pesaro-Urbino, 6 aziende con sede legale in Rimini e provinciadisponibilità finanziaria pari a 210mila euro E crediti per oltre un milione e 800mila euro derivante da lavori eseguiti usufruendo del bonus del 110% e facciata. Complessivamente la Corte d’Appello ha confermato la confisca di oltre 14 milioni di euro.
Le aziende confiscate operavano nel settore della costruzione di edifici residenziali e non residenziali, del commercio al dettaglio di materiali edili e della produzione di computer e periferiche.
A carico dello stesso pregiudicato pende anche un procedimento penale per l’ipotesi provvisoria del reato di trasferimento fraudolento di valori e sottrazione fraudolenta al pagamento di tributi, nell’ambito del quale la scorsa settimana è stato eseguito un provvedimento con il quale – allo stato attuale e fatta salva ogni successiva diversa valutazione nel merito – è stata disposta l’applicazione degli arresti domiciliari, provvedimento divenuto irrevocabile a seguito della sentenza della Suprema Corte di Cassazione dello scorso 10 aprile.
Tag: Rimini crediti da milioni confiscati compresi bonus facciata bonus
