Sicilia. Tempesta in Regione. Voti e favori, Sammartino squalificato – .

Sicilia. Tempesta in Regione. Voti e favori, Sammartino squalificato – .
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Bufera in Regione Siciliana per l’inchiesta della Procura di Catania su un giro di favori e scambi di voti che ha coinvolto il vicepresidente Luca Sammartino.

Campione delle preferenze, assessore all’Agricoltura, uomo forte della Lega, Sammartino è interdetto dalle funzioni pubbliche per un anno.

La Procura di Catania ne imputa uno a Sammartino scambio di favori per ottenere voti per l’allora candidata del PD alle Europee del 2020, Caterina Chinnici, totalmente estranea alle indagini, ma anche contatti con due Carabinieri per acquisire informazioni riservate su eventuali indagini a suo carico e bonifica tecnica dei locali della sua segreteria.
Sammartino, ora leghista, all’epoca dei fatti militava nel Pd.
È arrivato all’Ars e poi è stato nominato consigliere comunale e vicepresidente della Regione grazie ai circa 21mila voti raccolti alle elezioni regionali del 2022, risultando il secondo più votato in Sicilia.

Il provvedimento di sospensione dai pubblici uffici per un anno è stato firmato dal gip Carla Aurora Valenti nell’ambito dell’inchiesta “Pandora”.
Il giudice, pur sottolineando l’esistenza di gravi indizi di colpevolezza e che a suo carico pendono altri procedimenti per reati elettorali, non ha accolto la richiesta della Procura degli arresti domiciliari.
Sul caso si è già mobilitata la Commissione parlamentare antimafia che ha disposto l’acquisizione degli atti dell’indagine.

L’ACCUSA – Sammartino è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta ‘Pandora’ su presunte infiltrazioni mafiose di corruzione nel comune di Tremestieri Etneo il cui sindaco, Santi Rando, poliziotto in aspettativa da anni, è stato arrestato per scambio elettorale politico-mafioso.
Pietro Alfio Cosentino, ritenuto il rappresentante della cosca Santapaola-Ercolano a Tremestieri Etneo, che avrebbe “operato per garantire il rispetto di precisi accordi elettorali preparatori all’elezione” di Rando.
Altri dirigenti e funzionari del Comune etneo sono poi finiti agli arresti domiciliari, così come il consigliere comunale d’opposizione Mario Ronsivalle passato poi tra i sostenitori di Rando alle elezioni amministrative del 2021. Rando e Ronsisvalle sono stati sospesi dall’incarico di amministratori dal prefetto di Catania.

I FAVORI E IL “DEGRADAMENTO CULTURALE”– E Sammartino è accusato di aver favorito Ronsivalle, titolare di una farmacia a Tremestieri Etneo, impegnandosi a impedire l’apertura di un suo concorrente intervenendo presso il Comune.
In cambio, Sammartino avrebbe ottenuto il sostegno elettorale per la candidata del Pd, Caterina Chinnici, nel 2020. Chinnici, oggi in Forza Italia, è totalmente estraneo ai fatti.
E le dichiarazioni di Sammartino in quel periodo per giustificare il suo voto per Chinnici sono paradossali. Spiega che era necessario “mandare un messaggio alla Sicilia” perché “c’è un degrado culturale infinito” e “l’occasione potrebbe essere il voto per le elezioni europee”, con “il sostegno a Caterina Chinnici”. Ma questo “degrado culturale” secondo quanto emerge dalle indagini sarebbe stato alimentato dallo stesso Sammartino e dall’anello di favori scoperto nell’inchiesta.


“SIAMO ORA UNA TERRA DI TIFOSI DELLA LEGA”
– Bisognava votare Caterina Chinnici perché un magistrato, spiegò l’allora deputato del Pd, che “ha una storia, ha un senso, è la Sicilia che non abbassa la testa, che noi ormai siamo diventati terra di …per i leghisti che devono venire a raccontare a noi siciliani come va il mondo”. Lo diceva Sammartino poco meno di due anni prima di passare alla Lega.

L’INCONTRO CON LE MAFIE – Ma ci sono episodi che sono ben più antichi e che mettono in imbarazzo il vicepresidente della Regione. Che riguardano alcuni incontri avvenuti tra il politico ed esponenti di spicco del clan Santapaola, nel 2015. “Una volta – due” secondo il racconto del pentito Silvio Corra.

“SONO SERENA” – Il parlamentare si è detto “sereno e certo che emergerà la totale estraneità dei fatti risalenti a cinque anni fa e che leggo con stupore vengono contestati”. Sammartino si è dimesso dagli incarichi di governo che sono assunti ad interim dal governatore Renato Schifani che ha ribadito “piena fiducia nella magistratura” e ha ricordato che Sammartino ha “svolto il suo duplice ruolo istituzionale con decoro, lealtà e trasparenza”.


LE REAZIONI
– “Tra il 2015 e il 2018 Sammartino non era con la Lega: le indagini furono chiuse nel 2021, ma le misure arrivano solo oggi, guarda caso un mese prima degli Europei, mi chiedo perché arrivano adesso”, chiede il vicesegretario della Lega. la Lega, Andrea Crippa.
Per i membri del M5s in Commissione Giustizia, dall’inchiesta emerge “un quadro sconcertante” e “la risposta del governo è un lavoro costante di smantellamento degli strumenti per contrastare queste e altre forme di illeciti”. Il leader del Sud chiama Nord, Cateno De Luca, attacca il vicepremier: “non raccogliamo ‘feccia politica’ solo per avere voti come ha fatto Matteo Salvini”.
La senatrice Enza Rando, responsabile Legalità del Pd, sottolinea “la necessità di alzare il livello di vigilanza e di mettere l’etica pubblica e l’antimafia sociale al centro dell’azione politica”.

La Commissione parlamentare antimafia ha disposto l’acquisizione degli atti dell’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Catania, che ha portato all’operazione Pandora, portata avanti dai Carabinieri nei confronti di undici politici, funzionari comunali e imprenditori, destinatari di misura cautelare provvedimenti di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione aggravata con metodo mafioso, corruzione aggravata per atto contrario ai doveri d’ufficio, incitamento alla corruzione e turbata libertà delle aste.

Tag: Sicilia Tempesta Regione Voti favorisce Sammartino squalificato

 
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