L’interscambio tra il Friuli Venezia Giulia e l’Iran vale 40 milioni di euro. Qual è il rischio in caso di guerra – .

L’interscambio tra il Friuli Venezia Giulia e l’Iran vale 40 milioni di euro. Qual è il rischio in caso di guerra – .
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C’è una parte del Friuli Venezia Giulia che come documentato in altri momenti non riesce a distaccarsi da una sorta di dipendenza commerciale da Moscaquindi dalla Russia di Putin. Ma esiste anche un settore regionale una stretta di mano piuttosto consistente ed economicamente significativa con il regime degli ayatollah, all’Iran della teocrazia islamica che solo pochi giorni fa ha portato una pioggia di missili kamikaze e droni nei cieli di Israele. E ne parliamo milioni di euro che ogni anno si spostano tra Trieste e Teheran, con un filo conduttore che domina sugli altri: l’acciaio.

Cosa succede

Importazioni ed esportazioni, c’è un mondo poco conosciuto quello acceso Una scia di denaro collega il Friuli Venezia Giulia alla Repubblica Islamica dell’Iran. Ed è un mondo in crescita. Anzi, per alcuni prodotti si può tranquillamente parlare di un’impennata. Una rete di rapporti commerciali che ormai vacillaminacciato dalle tensioni internazionali che rischiano di incendiare il mondo islamico e il Medio Oriente in generale.
Cominciamo con le importazioni, quindi dai prodotti che ogni anno lasciano l’Iran e raggiungono il Friuli Venezia Giulia. I dati, in questo caso, sono quelli dell’Istat rielaborati dall’Ires regionale e dal ricercatore Alessandro Russo. Nel 2023 il Friuli Venezia Giulia ha importato beni materiali dall’Iran degli Ayatollah per un valore complessivo di 12 milioni di euro. Una vera esplosione, visto che nel 2022 la cifra non raggiungeva il milione e 300mila euro e un anno prima si era attestata sui sette milioni di euro. Grosse commesse in questo caso, tutte riconducibili alla provincia di Udine, che da sola ha garantito importazioni per 11,6 milioni di euro.

Il rapporto commerciale con l’Iran

Quale tipo di merce si sposta sulla tratta tra Teheran e il Friuli Venezia Giulia? L’acciaio regna sovrano. I soli prodotti siderurgici, infatti, valgono 11 milioni di euro. Al secondo posto ci sono i prodotti delle colture permanenti, che si fermano a quasi 600 milioni di euro di fatturato. In aumento, anche se si tratta di cifre basse, le importazioni di altri prodotti alimentari. A livello territoriale, poi, Pordenone sembra aver “rinunciato” al rapporto con l’Iran: le importazioni, infatti, sono scese da 349mila a 33mila euro. In rialzo l’Udinese, che passa da 585mila euro a 11,6 milioni di euro.

Merci esportate dal Friuli Venezia Giulia

Ma anche il Friuli Venezia Giulia ha dimostrato nel tempo di volgersi verso l’Iran. E non solo comprare, ma compiere l’operazione opposta: vendi i tuoi prodotti. E anche in questo caso si tratta di dati in netta crescita, con Pordenone che in questo caso ha registrato uno degli incrementi più consistenti. Si apre dunque il capitolo delle esportazioni da Trieste a Teheran. Il valore complessivo, considerando l’intero 2023, ammonta a 29 milioni di euro. Nel 2022, invece, il dato si è fermato a 21,8 milioni di euro ed è stato pari a 17,5 milioni di euro nel 2021. La provincia di Pordenone è quella che esporta di più verso l’Iran, con una quota che lo scorso anno ha raggiunto i 17,5 milioni di euro, pari al totale dell’export del Fvg verso l’Iran nel 2021.
Per quanto riguarda i prodotti, in questo caso la parte del leone è composta da macchine per usi speciali e prodotti refrattari, cioè prodotti resistenti ad altissime temperature. Poi ci sono prodotti chimici per 2,5 milioni di euro e altre macchine di uso generale per un totale di 5,4 milioni di euro.

Tag: Commercio Friuli Venezia Giulia Iran valore milioni euro rischio caso guerra

 
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