Preoccupazioni e tensioni a Bologna, emergono criticità su tram, Città 30 e sicurezza al presidio di Piazza Maggiore – .

Tram, Città 30, parcheggi ma anche degrado e sicurezza. Sono tante le preoccupazioni emerse ieri sera dalla manifestazione sotto il portico di piazza Maggiore: negozianti alle prese con i cantieri, tassisti, comitati e partiti di centrodestra. Quasi un centinaio di persone hanno risposto all’appello di ‘Una Bologna che cambia’, all’indomani dell’apertura del ‘cantiere’ di via Riva Reno. “Molti non sono venuti oggi perché hanno paura di ritorsioni”, assicura dal suo predellino il leader del movimento Giorgio Gorza, che non ha mancato di attaccare il sindaco Matteo Lepore “che deve mettere in campo qualcosa di concreto”. Qualche attacco anche al centrodestra (“stop tram e Città 30 perché sono al governo”), mentre la Lega, con il capogruppo Matteo Di Benedetto e il segretario comunale Cristiano Di Martino, ha portato il suo “sostegno gli ambulanti di Riva Reno, via San Felice e tutte le vie limitrofe, a forte rischio per le scelte di Lepore. Gli esercizi commerciali rischiano di chiudere perché questo Comune non vuole assumersi le proprie responsabilità e farsi carico delle perdite causate”.

In piazza anche l’ex candidato sindaco del centrodestra Fabio Battistini, che si concentra in particolare sul tram: «È uno scandalo che la gente se ne accorga solo quando si trova la ruspa sotto casa e non riesce a parcheggiare». A questo proposito, ieri mattina l’assessore Valentina Orioli con la collega Luisa Guidone è tornata sul posto, incontrando anche Renato Nucci dell’Ascom che ha evidenziato le tante criticità della zona, chiedendo maggiori parcheggi a rotazione. Presente in piazza anche il comitato ‘Abolizione Bologna 30’. Non è passata inosservata l’affermazione dell’assessore Orioli che ha annunciato che dalla prossima settimana “aumenteranno i controlli. La polizia locale sarà presente su più strade”.