Tornano le giornate delle Oasi WWF, con tanti eventi in Toscana – .

Dal 25 al 26 maggio un vero e proprio calendario di eventi tra il Lago di Burano, la Laguna di Orbetello, il Lago della Gherardesca e l’Oasi WWF del Bottaccio.

Redazione
19 aprile 2024

Dal 25 aprile al 26 maggio tornano rinnovate e ancora più ricche le giornate delle Oasi WWF. Queste Oasi sono aree naturali protette che conservano importanti valori naturalistici e che permettono alle persone di scoprire la bellezza e l’importanza della natura. Il primo è stato quello del Lago di Burano, creato nel 1967 per tutelare un’importante area naturale della costa tirrenica, una laguna costiera salmastra all’estremità meridionale della Maremma grossetana, nel comune di Capalbio.

In Toscana esiste un vero e proprio calendario di eventi tra il Lago di Burano e la laguna di Orbetello. Inizia Domenica 28 aprile con escursione in biciclettasi chiude Domenica 26 maggio con la visita guidata al Levante Idrovora in collaborazione con il FAI, passando per l’inaugurazione del spettacolo Il dilemma dell’altruismo (sabato 4 maggio presso CEA Peccei, Giannella – Orbetello) e quella del sentiero della sterna domenica 12. Sabato 4 e 18 maggio ci spostiamo nella vicina Oasi di Bosco Rocconi (Gr) per una giornata dedicata alla conoscenza delle orchidee (il 4) e rendere omaggio al falco pellegrinouno degli animali più veloci del pianeta (il 18°).

All’Oasi Orti Bottagone sabato 11 maggio giornata dedicata agli uccelli migratoricon spazi per fotografi, birdwatcher e bambini, mentre domenica 25 tanti eventi in occasione di Giornata europea dei parchi: scopriremo quali trappole polliniche sono associate allo studio della biodiversità vegetale. In provincia di Lucca sabato 18 maggio una splendida passeggiata tra il Lago della Gherardesca e l’Oasi WWF del Bottacciocon una sosta dedicata al disegno naturalistico.

Attualmente il sistema di Oasi WWF in Italia si estende per circa 27.000 ettari ed è caratterizzata da circa 100 Oasi, apprezzate ogni anno da circa 350.000 visitatori, che impiegano oltre 150 persone, molte delle quali giovani e donne, con ricadute positive anche sulle comunità dei territori limitrofi. Le attività principali sono anche didattiche e di recupero della fauna selvatica.