hanno ucciso suo marito – .

La corte d’assise di Palermo, presieduta da Sergio Gulotta, ha condannato all’ergastolo Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, i due amanti di Cerda (Palermo), accusati di aver ucciso il marito della donna, Carlo La Duca, e poi di aver fatto sparire il corpo e di essere stato mai trovato. Alla lettura della sentenza erano presenti i due imputati.

Gli imputati hanno sempre negato le accuse. L’ultimo a vedere La Duca vivo è stato lo stesso Ferrara, mentre la moglie, secondo gli inquirenti, lo avrebbe seguito con la sua auto fino a via Minutilla, a Cardillo dove è stato poi ucciso.

I due sono stati incastrati, tra l’altro, da intercettazioni telefoniche: subito dopo la scomparsa dell’uomo, infatti, i carabinieri hanno iniziato a intercettare gli imputati, scoprendo non solo che erano amanti, ma che si sarebbero accordati sulle dichiarazioni da rendere ai pubblici ministeri e ai media.

Storia

Quando la giustizia iniziò il suo cammino per inchiodare i colpevoli del delitto, Luana Cammalleri e Pietro Ferrara furono definiti dalla cronaca gli “amanti diabolici”. Per loro la Procura aveva subito chiesto l’ergastolo.

L’episodio risale al gennaio 2019. Quello sarebbe il periodo in cui la coppia uccise il marito e poi fece sparire il suo corpo.

Carlo Duca. migliore amico dell’amante della moglie, era scomparso da Cerda e il suo corpo non fu mai ritrovato. Già nelle prime fasi del processo a carico dei due indagati, i sostituti procuratori Alfredo Gagliardi e Luisa Vittoria Campanile avevano chiesto per loro il massimo della pena.

Cammalleri e Ferrara, difesi dagli avvocati Giovanni Marchese e Accursio Gagliano, hanno sempre respinto le accuse. Secondo gli inquirenti avrebbero però ucciso La Duca e poi fatto sparire il suo corpo.

Ferrara sarebbe l’ultima persona a vedere in vita l’uomo, poi scomparso nel nulla il 31 gennaio di cinque anni fa. La donna invece lo ha seguito con la sua auto fino a Cardillo, dove è stata poi ritrovata l’auto della vittima.

Nel 2019, all’epoca dei fatti, furono proprio la moglie e l’amante a recarsi in televisione a lanciare appelli disperati per ritrovare l’uomo improvvisamente scomparso.

Col tempo, poi, gli inquirenti avevano scoperto i rapporti tra i due e varie intercettazioni telefoniche avrebbero dimostrato la loro colpevolezza. In una di queste registrazioni si sentono le voci della donna e dell’uomo che si riferiscono a suo marito come “la bestia”.

E la Cammalleri ha anche raccontato di aver sognato suo marito e che lui le era apparso «come un santo, come un angelo che vuole farmi sentire in colpa».

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