La storia dei 7 fratelli Cervi, raccontata da un figlio – .

La storia dei 7 fratelli Cervi, raccontata da un figlio – .
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ADRIA (Rovigo) – In occasione dei festeggiamenti previsti per il 25 aprile “Festa della Liberazione” la Sezione Anpi di Adria con il patrocinio e la collaborazione della Provincia di Rovigo e dell’Amministrazione comunale di Adria ha voluto offrire ilstudenti delle Scuole Superiori di Adria, l’importante occasione per conoscere Adelmo Cervi e la sua preziosa opera di testimonianza e memoria, il che costituisce altresì, come di seguito riportato, non solo importanti elementi storici ma anche valori umani e riferimenti costituzionali, fondamento della nostra Nazione.

Il film documentario racconta l’eredità dei sette fratelli antifascisti reggiani attraverso lo sguardo di Adelmo, figlio di Aldo, caduto nella rappresaglia del 28 dicembre 1943. Il film si intitola I miei sette padri ed è stato realizzato dal regista Liviana Davì.

Appuntamento il 24 aprile dalle 10.30 alle 12.30 all’auditorium Saccenti di Adria.

La storia dei fratelli Cervi

La mattina del 28 dicembre 1943 al poligono di tiro di Reggio Emilia, i fratelli Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore Cervi insieme a Quarto Camurri, compagno di lotta di Guastalla, furono fucilati e frettolosamente sepolti da uno squadrone fascista per rappresaglia. disposto dai vertici della RSI reggiana, in risposta all’aggressione mortale a Davide Onfiani a Bagnolo. L’evento rappresenta uno dei primi veri faccia a faccia tra partigiani e fascisti a Reggio Emilia: in Cervi i repubblicani riconoscono un nemico organizzato, di cui per primi hanno raccolto tracce. Per i fascisti i sette fratelli sono la “banda Cervi”, un nucleo di ribelli sediziosi e comunisti. Hanno preso le armi dopo l’8 settembre e hanno fatto della loro casa un rifugio per fuggitivi e resistenti di tutte le nazionalità. Per questo motivo, il 25 novembre 1943, un mese prima della strage, un plotone di soldati della Guardia Nazionale Repubblicana circondò la casa della famiglia Cervi e diede fuoco alla stalla e al fienile, provocando la resa degli anti- fascisti e l’arresto del padre di Alcide. Cervi, i sette fratelli maschi e gli altri compagni di lotta che si trovavano in casa in quel momento.

Adelmo Cervi e il documentario I miei sette padri

Adelmo Cervi, figlio di Aldo Cervi e Verina Castagnetti, aveva appena quattro mesi quando suo padre fu fucilato dai fascisti. Adelmo è un uomo inquieto, un militante antifascista che da anni svolge attività politica contro l’ingiustizia. I sette fratelli Cervi sono un mito della Resistenza e Adelmo ha dovuto fare i conti con quel mito per tutta la vita. Ma chi erano davvero i Cervi? È questa la domanda che guida la ricerca di Adelmo, un viaggio a ritroso alla ricerca del padre Aldo, per spogliarlo del mito e scoprire l’uomo che ha combattuto la dittatura, ma che ha avuto anche una vita segnata dal lavoro, dagli affetti, dalle speranze. Quello di Adelmo è quindi un viaggio segnato da un doppio sguardo: da un lato quello di un bambino che insegue un uomo che non esiste più, tra frammenti di terra e schegge di memoria, per capire chi fosse; e dall’altro, quello di Adelmo adulto, che trova nel suo impegno politico e sociale il segno inevitabile della presenza di quel padre perduto.

 
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