La Lega non vota Forza Italia e resta fuori dal Cal – AlessioPorcu.it – .

Lo scontro interno al centrodestra. In Ciociaria FdI e Forza Italia tengono fuori la Lega. Il caso del voto Cal. Dove la Lega Nord non ha mantenuto il patto su Florenzani. la ritorsione azzurra. Intanto a Latina assicurano che Fazzone l’ha fatto e non ha voluto l’accordo unitario: lasciare Lega e FdI insieme su Acqualatina

Al professore sarebbe piaciuto Emil Kraepelin. Sarebbero stati molto appassionati del famoso psichiatra tedesco che per primo introdusse il concetto di schizofrenia le dinamiche che stanno unendo e avvelenando in questi giorni il centrodestra del Lazio meridionale. A Latina Fratelli d’Italia e della Lega si raddrizzano e si spengono Acqualatina ForzaItalia che lo considerava il suo forte. Secondo un altro detto popolare: ForzaItalia non ha voluto accettare l’accordo a tre ma ha preferito provare il tutto per tutto. Rimasto senza niente. A Frosinone invece Lo fanno Fratelli d’Italia e Forza Italia quadrato: e il Lega resta fuori dalla Presidenza del Consiglio degli Enti Locali.

C’è molto materiale per l’analista.

Ciociaria, asse FdI – Forza Italia

Gianluca Quadrini con il presidente Antonello Aurigemma

In Ciociaria l’asse è tra FdI e Forza Italia. Le prove lo dimostrano. Il primo e amministrativamente più grande è quello che ha portato alla nuova governance dell’ Safl’azienda pubblica composta dai 91 Comuni della provincia di Frosinone per la gestione dello smaltimento dei rifiuti. L’elezione del presidente Fabio De Angelis (FdI) nasce da un dialogo di Fratelli d’Italia e Forza Italia con il Partito Democratico. A cui la Lega non partecipa. Un’opinione dice che abbia scelto di restare fuori, un’altra sostiene che l’hanno tenuta lì.

Una situazione che si è ripetuto in mattinata: al momento della votazione per i nuovi dirigenti Cal: il presidente, due deputati, tre segretari. (Leggi qui: Bureau della Cal, c’è l’accordo).

L’accordo finalizzato e sostenuto questa mattina era stato raggiunto giorni fa: 3 di centrodestra e 3 di centrosinistra. In particolare: Presidente a Fratelli d’Italia, a vice ciascuno a Forza Italia e al Pd; UN segretario alla Lega e due al Pd. Nella rifinitura mattutina vengono indicati i nomi: Gianluca Quadrini indica il nome del consigliere del Partito di Antonio Tajani Giammarco Florenzani di Torrice come vicepresidente del Cal.

L’accordo fallisce

Gianluca Quadrini con Giammarco Florenzani subito dopo la sua elezione a vicepresidente della Cal

Solo pochi minuti di ritardo rispetto alle 10.30 previste e il presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma Apre i lavori della seduta conciliativa del Cal presso la sede di via della Pisana. Tempo dei convenevoli e vengono posizionate le urne e i seggi. Non si vota in gruppo, ma ogni elezione ha il proprio voto.

La prima votazione serve per individuare il nuovo presidente. L’accordo prevede che lo sarà Luisa Piacentini (FdI) consigliere comunale di Marano Equo (Roma). Viene eletta presidente del Cal nella seconda votazione, con 33 voti su 34 votanti. Si è resa necessaria una seconda votazione poiché in prima convocazione il candidato si era fermato a 20 voti: il quorum era di 21 (la maggioranza assoluta dell’Assemblea). Già vicepresidente nell’ultimo consiglio comunale, Luisa Piacentini è inoltre membro del Consiglio di Amministrazione dell’Anci Lazio.

È giunto il momento di eleggere i due vicepresidenti dell’Assemblea: l’accordo spetta al consigliere di minoranza Giammarco Florenzani (FI) di Torrice e il sindaco di Capranica (Viterbo) Pietro Nocchi (PD). È su questo voto che crolla tutto e saltano gli accordi: perché Florenzani viene eletto ma solo con i 17 voti del suo Partito (Forza Italia) e quelli di Fratelli d’Italia; la Lega dà i suoi 4 voti al sindaco di Torrice, Alfonso Santangeli. Nocchi invece è stato eletto con 14.

La Lega è fuori

Le fasi del voto

Gianluca Quadrini non lo sopporta. Se stesso la Lega non vota il suo uomo quindi Forza Italia non vota l’uomo della Lega per la Segreteria. E sposta i suoi voti su FdI: eleggendo un altro assessore segretario alla formazione di Giorgia Meloni che lascia la Lega senza niente.

Alla fine vengono eletti Vincenzo La Pegna (FdI) consigliere comunale di Aprilia, con 13 voti; Aura Contarino (Pd) consigliere comunale di Cisterna di Latina con 8 voti; Marco Benedetti Anche il sindaco (Pd) di Mentana con 8 voti. Ha votato la Lega Chiara Simonetti, consigliere comunale di Ascrea (RI): ha ricevuto solo 6 voti: insufficienti per eleggerla.

Forza Italia non lo voleva

Claudio Fazzone (Foto: Alessia Mastropietro © Imagoeconomica)

Nel caso Acqualatina è stato decisivo il voto del sindaco di Aprilia. Adesso l’azienda dell’acqua e della depurazione è governata da un patto Fdi – Lega che tiene fuori Forza Italia. (Leggi qui: Acqualatina, vince l’asse FdI – Lega).

Ma esiste anche una seconda versione del voto. Secondo cui Fratelli d’Italia ha fatto di tutto per mantenere aperto un canale di dialogo con Forza Italia e il Coordinatore Regionale Claudio Fazzone. Un canale che prevedeva una tripartizione tra gli esponenti del centrodestra: un membro del Cda ciascuno per Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. L’ambasciatore incaricato di definire i dettagli è Lanfranco Principi, sindaco di Aprilia. È lui che deve mediare: perché ha la capacità di dialogare con i protagonisti dei due fronti, evitando tensioni.

Ma Forza Italia, secondo questa versione, avrebbe detto no, preferendo tentare la scalata insieme al centrosinistra. Alla fine però si è divisa: a votare per la maggioranza vincente sono stati i quattro comuni ciociari presenti nell’Assemblea Ato4.

Ora sono qui gli europei: sarà l’ultimo conteggio dei voti. Sono legati a quel risultato i futuri assetti del consiglio regionale del Lazio dove Forza Italia pretende almeno un dipartimento altro da togliere alla Lega. Altro fronte: tutto nel centrodestra.

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Tag: Lega vota Forza Italia resta Cal AlessioPorcu .it

 
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