altro SOS dal San Carlo. Melasecche risponde – .

21 aprile 2024 19:35

Nuovo SOS dalla zona San Carlo di Terni, dove da mesi sono in corso lavori per migliorare la viabilità. Il problema, in attesa che l’intervento venga completato, è lo stesso già lamentato a marzo. Cioè, isolamento temporaneo dalla frazione. Adesso ci sono ulteriori novità su questo fronte: «Fino a venerdì c’era un impianto a semaforo, ora lo hanno tolto – riferisce una donna che abita sulla strada che porta a Collelicino – e la carreggiata è stata ristretta. E c’è la striscia continua”. Risultato? «Non si può più girare a sinistra per chi viene da Terni. Anas ci ha detto che per girare dobbiamo andare a La Castagna”. Che dista poco meno di due chilometri, come indicato dal cartello presente in zona. «In questo modo siamo di fatto isolati. Non possiamo usare l’autobus e, soprattutto per gli anziani, ci sono difficoltà”. A questo proposito è stata contattata la polizia. Ma c’è l’ordinanza dell’azienda e quindi per ora resta così. Disagi temporanei che i cittadini sperano possano trovare una diversa soluzione.

Interviene il consigliere

«Quando parliamo di San Carlo – osserva l’assessore regionale Enrico Melasecche, interpellato sull’argomento -, parliamo di un progetto nato 20 anni fa, che prevedeva una strada complanare lunghissima e costi assurdi. Da consigliere regionale l’ho rilevato io, l’abbiamo rivisto completamente e l’Anas lo ha appaltato per una cifra di 5,8 milioni di euro. Adesso i lavori procedono bene, sono quasi ultimati, ma quello che mi chiedo è: è possibile che a fronte di un intervento così importante, che risolve anche gli enormi rischi per la sicurezza stradale in quel tratto, dove c’era gente che attraversava per andare da una parte all’altra, non riusciamo ad andare oltre le polemiche del piccolo cabotaggio? Servirebbe – osserva Melasecche – maggiore buon senso per andare oltre le chiacchiere, la banale protesta che rischia di mettere in secondo piano le cose belle. Poi ognuno è libero di fare quello che vuole, ma Terni avrebbe bisogno di altro, di una lettura diversa, soprattutto in questa fase che dire complicata per la vita cittadina è riduttivo”.