Archestrated by Gela, promuovere il territorio attraverso sapori antichi, cultura e luoghi unici – .

La valorizzazione del territorio attraverso un percorso che unisce le delizie del palato al sapore di altri tempi con le bellezze paesaggistiche e archeologiche. Con questa missione, sette gelatieri hanno dato vita all’associazione “Archestrato da Gela”, il cui battesimo si è tenuto domenica scorsa nella splendida cornice della cantina “Catalano”, emblema di un’azienda moderna legata da un filo conduttore ad una famiglia tradizione che si tramanda da tre generazioni: uno scrigno prezioso che racconta i colori del territorio che da decenni sprigiona raffinate note di convivialità. In quel lembo di Sicilia, immerso in un paesaggio da sogno, tra natura rigogliosa e filari di viti destinate a produrre vini nobili, che proiettano lo sguardo verso quel Mare Nostrum attraversato da Ulisse, i sette soci del neonato “Archestrato da Gela” hanno presentato a un pubblico delle occasioni speciali un’idea di rilancio del territorio, della sua storia millenaria, che passa attraverso la gastronomia con piatti e prelibatezze e segreti dell’arte culinaria che ci sono stati tramandati 24 secoli fa da Archestrato, il siciliano poeta vissuto nella seconda metà del IV secolo. aC, amante dell’arte e del piacere, quello della tavola innanzitutto. Ad accogliere gli ospiti il ​​presidente dell’associazione Croci Attardi e i soci Sebastiano Arnone (vicepresidente), Luigi Martorana (segretario), Francesco Collura (tesoriere), Paolo Scicolone, Rosario Catalano e Gandolfo Barranco (consiglieri). Nel corso dei loro interventi è stato sottolineato il cardine del progetto proposto dall’associazione, volto a creare aggregazione per produrre la bellezza di cui il nostro territorio è ricco, facendo rivivere 24 secoli dopo Archestrato, al quale l’associazione intende intitolare un festival. Innumerevoli sono le iniziative che il team dei soci propone con la collaborazione ed i suggerimenti che possono arrivare da ogni cittadino che ha a cuore il rilancio in termini culturali del nostro territorio, per anni “violentato”, trascurato e reso quasi invisibile. Paolo Scicolone, esperto enogastronomico, nel cui lavoro cerca di trasformare il cibo tradizionale in un esperimento di vita e conoscenza del territorio, è intervenuto sul tema “Cultura del cibo e promozione del territorio”. Scicolone ha sottolineato i benefici di un’alimentazione sana, della “dieta della nonna” che, con il supporto di numerosi studi scientifici, sta diventando un modello da promuovere. “Dieta è una parola antica che deriva da δίαιτα (diaita), usata ai tempi di Archestrato – ha detto – e significa stile di vita: cioè quello che propone oggi la comunità scientifica”. Un concetto che si inserisce in un momento storico in cui le scienze gastronomiche sono diventate discipline universitarie. In Italia la gastronomia sta diventando, inoltre, occasione di riscoperta dei territori e in questo contesto si inserisce il progetto dell’associazione “Archestrato da Gela”, volto a raccontare la città e la sua pianura attraverso la gastronomia in considerazione del fatto che la nuova il turismo mira alla conoscenza del territorio e delle specialità culinarie locali. Le iniziative dell’associazione dovrebbero iniziare nel mese di agosto con l’istituzione di un premio internazionale dedicato all’Archestrato da Gela. Alla tavola rotonda erano presenti Armando Grimaldi, docente dell’istituto alberghiero e presidente Fipe Confcommercio; Franco Città, già autore di un libro dedicato alla gastronomia locale da Archestrato ai giorni nostri; Enrico Toscano, socio Onav e maestro assaggiatore; la biologa e nutrizionista Rita Maniglia; Elio Romano, produttore di vino e Davide Ferrara, presidente dell’Unione Giovani Commercialisti di Gela. Tutti all’unisono hanno sottolineato la necessità di recuperare la nostra cultura, le nostre tradizioni anche in campo culinario e coniugarle con la ricchezza che il territorio possiede per far uscire la città dal suo isolamento e proiettarla in una vetrina internazionale.

Il dibattito acceso e partecipato che ha seguito gli interventi testimonia il grande interesse e la sensibilità del popolo del Gelato verso queste tematiche che stimolano un risveglio identitario e un orgoglioso ricollegamento con le nostre radici.

Le opere del Maestro Roberto Tascone esposte negli spazi esterni hanno completato un percorso di immersione esperienziale nella visione dell’associazione.

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