cosa è cambiato in 5 anni – .

Piccolo promemoria per le forze politiche che oggi, premiate dai consensi, sentono il loro peso incrollabile e quindi il loro potere non eterno ma ancora solido: alle Regionali della Basilicata di cinque anni fa, M5S e Lega si misero insieme – allora governavano insieme – hanno preso il 40% dei voti, nel voto europeo qualche settimana dopo ancora meglio: 53%.

Cinque anni dopo Movimento e Lega, nella stessa regione, portarono a casa poco più del 15 per cento dei voti. La Lega Nord ha sempre guidato la coalizione Vito Bardi Vincendo sei seggi, i 5 Stelle si sono presentati da soli eleggendone tre, ridotti rispettivamente a due per entrambi.

Lo splash parla bene della crisi di due partiti che, da fulcro di un nuovo assetto politico dopo le politiche del 2018, si ritrovano ora le anatre zoppe della propria coalizione. E se nel gioco dei vasi comunicanti del centrodestra la perdita della Lega viene riassorbita dagli alleati (FdI raddoppia la Lega, Forza Italia quasi e brucia parecchio), nel centrosinistra quei voti semplicemente svaniscono nel nulla. Pensare che solo due anni fa, alle elezioni politiche, il M5S, spinto dalla campagna in difesa del reddito di cittadinanza in Basilicata, manteneva il primato politico assoluto, con il 25 per cento dei voti: 61mila. Gliene resta un terzo, 20mila, pari al 7,7%. Solo che in virtù del 2022, negli ultimi mesi il Movimento ha avuto momenti belli e momenti sfavorevoli con i suoi alleati di centrosinistra, costringendo il Partito Democratico a cambiare il candidato in corsa alle presidenziali: Angelo Chiorazzo uscire e riprovare Domenico Lacerenza ma anche lui si fa sparare e poi alla fine si arrende Piero Marese (che guadagna anche il 5 per cento rispetto al totale delle liste che lo sostengono). Uno spettacolo terribile per i lucani, condito tra l’altro dalla scelta – rivelatasi decisiva – di Azione di spostarsi al centrodestra.

Nel semisilenzio generale di via di Campo Marzio di fronte alla debacle, la seconda nel giro di poche settimane dopo quella abruzzese, e di fronte al mettere le mani avanti Giuseppe Conte contro il “voto controllato”, è vero Riccardo Magi di +Europa che mette il dito sulla ferita: “A Conte viene riconosciuto un peso politico nel determinare le scelte strategiche assolutamente sproporzionato rispetto al peso dei consensi di cui dispone”. Tutto sommato, questo è il risultato peggiore delle elezioni in Basilicata per il Movimento: l’aver dimostrato che veti, imposizioni e polemiche, la forte influenza sui vertici del Pd, non è stata sostenuta dai voti.

Tag: risultati 7u7 partiti 7u7 elezioni 7u7 Basilicata 7u7 cambiati 7u7 anni 7u7

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV grande successo per la prima edizione del concorso canoro per Casa Thevenin – .
NEXT Jane Goodall festeggia i suoi 90 anni on the road, sarà a Roma per il concerto del Primo Maggio – .