GARANZIA A ILARIA SALIS UNA DETENZIONE RISPETTATA DEI DIRITTI – Sito Ufficio Stampa del Comune di Modena – .

GARANZIA A ILARIA SALIS UNA DETENZIONE RISPETTATA DEI DIRITTI – Sito Ufficio Stampa del Comune di Modena – .
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Intraprendere tutte le azioni possibili per garantire all’attivista Ilaria Salis una detenzione che rispetti i diritti fondamentali del detenuto. È questa la principale richiesta che il Consiglio comunale di Modena rivolge al Governo, approvando, nella seduta di lunedì 15 aprile, la mozione presentata dal Partito Democratico, da Sinistra modenese e dal Movimento 5 Stelle sul cittadino italiano detenuto, da quasi un anno, in una prigione di Budapest. L’ordine del giorno è stato approvato con il voto favorevole di Europa Verde-Verdi e il voto contrario di Modena Sociale-Indipendenza!; astensione per il Gruppo Indipendenti di Modena, Lega Modena e Fratelli d’Italia.

Presentando il documento, il Partito Democratico ha parlato di violazione del diritto di difesa per Ilaria Salis, detenuta in Ungheria con l’accusa di aver causato lesioni a due manifestanti neonazisti nel febbraio 2023, in occasione della cosiddetta Giornata d’Onore. In particolare, è stato evidenziato che la normativa europea, recepita dall’Italia e, soprattutto, dalla stessa Ungheria, prevede la possibilità di applicare misure alternative alla custodia cautelare in attesa di processo, come gli arresti domiciliari nel proprio Paese di cittadinanza. Inoltre, undici mesi dopo la richiesta, si precisava, all’imputata non era stata ancora fornita la traduzione completa del procedimento penale a suo carico.

Soprattutto, il gruppo ha sottolineato che le condizioni carcerarie ungheresi, come attestano i rapporti internazionali e le dichiarazioni dello stesso Salis, comportano violenza, degrado, rifiuto e riduzione delle interviste, nonché abusi fisici e psicologici, non rispettando quindi l’articolo 3 della Convenzione Europea Unione dei Diritti Umani che vieta tale trattamento dei prigionieri.

Richiamando quindi le richieste di chiarimenti all’Ungheria da parte della Corte d’Appello di Milano e del Parlamento Europeo, la mozione chiede al Governo di intraprendere tutte le azioni possibili per garantire a Salis il rispetto dei diritti fondamentali di detenzione, nonché di intervenire, con il proprio Stato rappresentanti, alle udienze del procedimento in qualità di osservatore. Infine, nell’ambito della normativa europea, è auspicabile la detenzione domiciliare in Italia.

 
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