“Tagli – Tagli” è la nuova mostra presso il laboratorio di mosaico Annafietta, in via Argentario a Ravenna – .

“Tagli – Tagli” è la nuova mostra presso il laboratorio di mosaico Annafietta, in via Argentario a Ravenna – .
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Un’idea che si è trasformata in un gioco per i mosaicisti del laboratorio Annafietta dove, dal 1998, si realizzano opere musive ritagliando dettagli dall’apparato iconografico bizantino o traducendo in mosaico le intuizioni nate nel laboratorio, ma anche le idee di chi sceglie Annafietta per creare nuove composizioni.

Questo è “TAGLI | TAGLI”, la nuova mostra visitabile al primo piano del laboratorio, nello spazio espositivo di via Argentario, dove vengono realizzati i mosaici, in un luogo suggestivo e affascinante a due passi dalla Basilica di San Vitale.

Per i TAGLI | Nella mostra CUTS alcuni artisti di epoche e stili diversi sono stati scelti per “giocare” con le loro opere più famose.

“Nel momento creativo da cui parte ogni mostra – dice la stessa Annafietta – ci è stato commissionato di riprodurre un Banksy, in particolare Flower Thrower. C’è stata la scintilla che ha portato a CUTS, con un ampio riferimento all’opera che lo stesso Banksy ha realizzato tra il 2004 e il 2005 in segno di libertà e pace: il tratteggio con le forbici sul muro eretto per dividere Israele dai territori palestinesi. Le forbici e il tratteggio sono così diventati il ​​simbolo della mostra e il punto di partenza di un viaggio.”

Un bozzetto che riconduce a Gustav Klimt, autore che amò molto i mosaici bizantini e da cui trasse grande ispirazione. Per questo due cornici decorate in puro stile “Klimt” esaltano le immagini delle sue famosissime opere: Giuditta II e Adele Bloch Bauer. Dall’abito di Adele è stato ritagliato anche il motivo decorativo per la realizzazione di un pannello a mosaico.

Il gioco continua con la creazione di oggetti che traggono ispirazione da capolavori, così il candeliere tratto da “Natura morta con pentola” di Pablo Picasso del 1945 diventa una mensola o la firma dell’artista spagnolo un portafoto.

Sul percorso segnato dai tratteggi ci si imbatte nel pannello musivo “Classis repetita iuvat” che unisce la storia bizantina a quella dell’area portuale. Un mosaico che racconta la storia dell’antico porto di Classe nella più iconica delle sue rappresentazioni, quella muraria nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e che sostituisce le antiche imbarcazioni con una nave portacontainer, moderno simbolo del trasporto marittimo. Mentre le caravelle navigano libere e sole.

Allo stesso modo arriviamo a Bansky e alla principessa Wijdan Ali, artista giordano, storico dell’arte, educatore e diplomatico di Baghdad con cui Annafietta ha partecipato alla mostra “Città invisibili” ad Amman nel 2023. Con le opere della principessa e di Edvard Munch anche evidenzia l’utilizzo di una tipologia originale di mosaico, con vetro opalino tagliato sottile per simulare la classica pennellata delle opere ad olio.

“TAGLI | TAGLI parla anche del soffitto del transetto della Basilica di San Vitale – Annafietta spiega ulteriormente – con quattro festoni terminanti al centro in un’esplosione di fiori, frutti e foglie che incornicia l’agnello di dio. I festoni sono riassunti in due opere verticali, mentre l’immagine del transetto è incorniciata da tre gigli, i fiori più presenti nei mosaici bizantini”.

La tecnica del taglio sottile ha creato anche la riproduzione della “Notte Stellata” creata nel 1889 da Vincent Van Gogh, la sua iconica firma “Vincent” e altre opere che traggono ispirazione dai singoli dettagli della “Notte Stellata” stessa. Il percorso raggiunge infine Claude Monet con “Il ponte giapponese” del 1889 o la serie di ninfee dipinte del 1890. In questo caso, cornici realizzate appositamente con i colori predominanti nelle sue opere esaltano il racconto della natura.

 
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