Riceviamo e pubblichiamo una nota firmata dai Giovani Democratici di Bisceglie:
«Il fascismo è un fatto culturale, la vicenda che colpì lo scrittore Scurati ci riporta proprio lì, al ventennio maledetto. È proprio quello che è successo: molti scrittori sono stati messi a tacere, repressi, costretti a lasciare il proprio ruolo. I loro scritti furono posti sotto il controllo della polizia. Molti altri si sono volontariamente ridotti al silenzio per non subire persecuzioni.
La storia ci insegna che c’è sempre un prima e un dopo, un evento, la goccia che fa traboccare il vaso. e l’ascesa del fascismo in Italia partì proprio da un evento: l’assassinio di Giacomo Matteotti, e quindi tutte le stragi del ’44 non furono solo opera nazista ma furono il risultato di una complice e chiara intenzione dei fascisti. il fascismo in Italia inizia con un massacro e finisce con un massacro.
Si è trattato di un fenomeno di violenza politica sistematica, omicidi e massacri. La resistenza partigiana ha avuto un ruolo fondamentale nel liberarci dallo squallore del fascismo, ed è questo che dobbiamo celebrare in occasione della Liberazione. e da quella lotta che è nata la nostra Costituzione, e da quella lotta che va ripresa per difendere l’antifascismo e quindi la repubblica.
La Resistenza, la Carta Costituzionale, la Repubblica si difendono difendendo dagli abusi le libertà per le quali i partigiani hanno dato la vita.
Essere antifascisti oggi significa proprio questo: comprendere e sostenere il valore fondante della nostra Repubblica e del federalismo europeo. è la radice da cui scaturiscono gli articoli della prima parte della nostra Costituzione.
La destra sovranista cerca infatti di confinare l’antifascismo a un fenomeno archiviato e irripetibile. Ma antifascismo oggi significa non essere indifferenti davanti alla violazione dei diritti delle donne e della loro autodeterminazione, dei giovani e del loro diritto all’istruzione, dei lavoratori che troppo spesso vengono uccisi o costretti a scegliere tra salute e salario.
Oggi più di ieri la resistenza è necessaria.
“La Costituzione è un buon documento; ma spetta ancora a noi fare in modo che certi articoli non rimangano lettera morta, inchiostro su carta. In questo senso la Resistenza continua”. (Sandro Pertini)».