“Senatore, lei è ebreo?” C’è bufera su “Radio anch’io” – .

“Senatore, lei è ebreo?” C’è bufera su “Radio anch’io” – .
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AGI – “Sono anche alla radio” è nella tempesta. Il programma Rai è finito nel mirino delle polemiche politiche perché questa mattina, in apertura del collegamento alle trasmissioni, La senatrice Ester Mieli è stata sentita chiedere da ospite Giorgio Zanchini se fosse ebrea. “Una richiesta – affermano i componenti di Fratelli d’Italia in Commissione di Vigilanza RAI – che, oltre a richiamare alla mente ricordi cupi, è inaccettabile e intollerabile soprattutto in un momento come questo pervaso da un antisemitismo sempre più dilagante, alimentato all’interno delle Università da estremisti di sinistra verso i quali attendiamo ancora parole di condanna da parte della sinistra e in particolare del Partito Democratico e di Elly Schlein. Rinnoviamo la nostra solidarietà al collega Mieli e speriamo che a queste nostre parole seguano quelle di tutte le altre forze politiche”.

“Trovo davvero grave e inquietante quanto accaduto questa mattina alla senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, ospite di una trasmissione radiofonica della Rai – ha commentato il presidente del SenatoIgnazio La Russa -. Da settimane in tutta Italia si susseguono manifestazioni di intolleranza verso Israele e verso gli ebrei e una domanda come quella posta dalla conduttrice è del tutto inaccettabile”. “L’opinione di una persona non può in alcun modo essere collegata alla religione che professa. La mia sincera solidarietà e affettuosa vicinanza va alla mia amica Ester Mieli e alla comunità ebraica – ha concluso La Russa”.


“A nome di tutta la commissione di vigilanza, all’unanimità, esprimo piena solidarietà alla senatrice Ester Mieli per quanto accaduto questa mattina in una trasmissione radiofonica Rai – ha spiegato il presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Florida -. Ricevere una domanda diretta sulla propria fede religiosa rappresenta una violazione della sfera più intima, resa ancora più grave dall’intenzione del giornalista di collegare l’opinione della collega al suo credo religioso”.

Zanchini: “sarebbe scorretto spacciarmi per antisemita”

È mortificato? “Sono. Chiedo scusa alla senatrice di FdI, Ester Mieli, ma non merito di farmi passare per antisemita. È ingiusto, scorretto. Ho vissuto in case ebraiche per quattro anni, sono stato inviato, incorporato, con l’esercito israeliano, rimango un amico di Israele e lo sarò sempre”. Così il conduttore di ‘Radio Anch’io’, Giorgio Zanchini, intervistato da ‘Il Foglio’, al termine della puntata di questa mattina.
“Nessuna, la domanda non voleva essere offensiva. Tutt’altro”, ha aggiunto. E ha fatto sapere al senatore Mieli che «le esprimo solidarietà, che la mia intenzione era opposta, che non volevo farle del male. Lontano da esso”.

“Volevo far capire che clima ostile respirano gli ebrei – ha spiegato il giornalista – ho chiesto al professor Driessen se fosse ebreo e ho rivolto la stessa domanda al senatore. L’ho chiesto solo per fare chiarezza sul clima. Se ascolti la trasmissione è comprensibile. Adesso ho il terrore di chiedere a un deputato se è cattolico o no. Vogliono impiccarmi, ma io di certo non volevo denigrare nessuno”.
Non credi di aver alzato la voce, di aver esagerato, dopo la domanda? “Mi sono sentito travolto dal senatore Mieli, in pochi secondi. Mi sono subito scusato. Ripeto, la mia intenzione era l’opposto. Ho già chiamato l’ambasciata israeliana. Il marito di mia zia è morto d’infarto dopo le leggi razziali. Se c’è qualcuno vicino a Israele, quello sono io” ha ribadito Zanchini.

È arrivata anche la solidarietà al senatore Leader dell’azione, Carlo Calenda: “Trovo insensato, illogico e inaccettabile che per esprimere la propria opinione sia necessario specificare le proprie convinzioni”.

Per il deputato di Italia Viva Maria Elena Boschivicepresidente della commissione di vigilanza Rai, “un parlamentare della Repubblica giudica le proteste nelle università e nelle piazze in base alla politica e alla legge, la religione che si professa non c’entra. Sorprende quindi la richiesta del giornalista di spiegare la sua opinione prima di commentare i fatti degli ultimi giorni”.

“Questa mattina, nel corso della riunione della Commissione di Vigilanza Rai, ho espresso piena vicinanza e solidarietà alla senatrice Ester Mieli, a nome mio personale e di tutto il gruppo del Partito Democratico, per quanto accaduto questa mattina in una trasmissione radiofonica Rai – ha precisato in una nota il senatore Francesco Verducci, membro della Commissione di Vigilanza Rai -. Classificare una persona in base al suo credo religioso è qualcosa di pericoloso e inaccettabile nei confronti di qualsiasi persona e di qualsiasi credo religioso. Nel clima in cui viviamo, di continua stigmatizzazione che alimenta pregiudizi, disinformazione e discriminazione, è fondamentale avere un linguaggio di rispetto, che non sia e non appaia duro. Per questo abbiamo chiesto che la Commissione di Vigilanza svolga una sessione di lavoro sul linguaggio inclusivo e non discriminatorio, tanto più importante in campagna elettorale”.

 
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