il bottino è di soli 5 euro, ma i proprietari ne devono spendere 500 per cambiare la serratura – .

il bottino è di soli 5 euro, ma i proprietari ne devono spendere 500 per cambiare la serratura – .
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VENEZIA – Ancora furti in zona Campo dei Frari. Questa volta quello da prendere di mira “Carartea ai Frari” con un colpo effettuato martedì sera alle 23.40; terzo tentativo, dopo due fallimenti, di entrare nel negozio, a marzo e dicembre. Il ladro, dopo aver forzato l’ingresso, probabilmente con un trapano, si è diretto verso la cassa rubare un bottino di circa 5 euro. Molto più alti, invece, sono i costi dei danni per i negozianti: 500 euro per cambiare la serratura, una giornata di lavoro persa e il costo del riscaldamento aumentato al massimo mentre le finestre restano aperte per far uscire il fumo. Infatti, il sistema di allarme installato dopo il secondo tentativo di ingresso dei malviventi, una volta attivato, sprigiona dei fumogeni che ostacolano i malviventi. È stato proprio il fumo ad attirare l’attenzione dei dipendenti della taverna Koenji, di fronte al negozio, che alle 23.40 hanno chiamato i vigili del fuoco. Sul posto sono accorsi una decina tra poliziotti, vigili del fuoco e vigili urbani che hanno provveduto a mettere in sicurezza la merce e ad attendere i proprietari. «Il prossimo passo dopo l’allarme e le telecamere? I suggerimenti che mi hanno dato sono stati di mettere il registratore di cassa aperto in vetrina e di togliere gli orari – racconta Elisabetta Casaburri, titolare del negozio di artigianato – Ma devo comunicare gli orari di lavoro ai miei clienti, in più ricordo che era quasi mezzanotte. È raro che ci sia qualcuno all’interno in quel momento che spende i soldi per le riparazioni.” Oltre alle spese di alloggio ci sono anche quelle per il sistema di sicurezza, che consistono, nel caso di Verisure, nel costo iniziale di 400 euro e 50 euro al mese. «Serve più controllo sul territorio. Se la conseguenza per i criminali sarà avere un po’ di fumo in faccia, questa storia continuerà”.

LA LUNGA LISTA

Ma non è stata la cartoleria l’unico locale di Calle Larga a subire simili danni, anche la “Tappezzeria del Mas” è stata presa di mira dai ladri, che ha tentato di forzare la porta a marzo. Il proprietario ha sporto denuncia contro ignoti, unico modo per denunciare attività criminali nella zona. Sempre a marzo è capitato ad un magazzino di detersivi e asciugamani, probabilmente appartenente ad un B&B, in Calle del Cristo davanti al laboratorio di maschere “La Bauta”, che a sua volta a dicembre ha trovato la porta a vetri sfondata e una scia di sangue che raggiunto il petto. Sempre La Bauta, ma questa volta il suo atelier situato a pochi passi da Campo San Tomà, ha visto la sua porta di legno distrutta a febbraio; merce integra e attrezzature presenti. L’elenco continua con il bar Adagio in Campo dei Frari, dove a febbraio c’è stato un tentativo di furto, andato però a vuoto a causa delle inferriate posizionate sulla finestra dopo il primo furto avvenuto in ottobre. Anche in questo caso il bottino era costituito esclusivamente dal fondo cassa. Spostandoci in Calle San Rocco, troviamo il negozio di abbigliamento “Nina”, il cui lucchetto, installato dopo tre tentativi di effrazione, è scomparso 10 giorni fa, facendo temere un nuovo episodio, e il centro estetico e parrucchiere “New Jolly Style”, derubata delle mance dei lavoratori a novembre e di nuovo a gennaio. Nessuno sembra essere al sicuro, il bar “Dersuit” in Campo dei Frari ha visto la sua porta forzata per l’ultima volta a novembre, il bacaro “All’Angolo” per la terza volta tra settembre e ottobre. Quest’ultimo precisa che finora i costi dei danni per la riparazione della serratura e del vetro antisfondamento della porta ammontano a 10.000 euro.

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Il Gazzettino

 
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