Mons. GIOVANNI MAMMINO: “Il nostro museo offre una finestra unica sulla devozione, l’estetica e le interazioni sociali all’interno della comunità cristiana attraverso i secoli”.
Il Museo Diocesano di Acirealed è lieta di annunciare l’inaugurazione della mostra temporanea “Paramento sacro: seta e fiori nei paramenti sacri dell’Aciresco tra Settecento e Ottocento”.
Un viaggio tra Arte e Devozione che aprirà al pubblico in occasione dell’Infiorata in programma ad Acireale dal 25 aprile e proseguirà fino al 1° maggio.
L’inaugurazione sarà venerdì 26 aprile alle ore 20.00.
La mostra sarà aperta ai visitatori sabato 27 e domenica 28 aprile dalle ore 9.00 alle ore 20.00, con orario continuato.
Dopo questi giorni la mostra sarà fruibile per i gruppi previa prenotazione telefonando al 3515215736.
Questa esposizione esclusiva mette in risalto l’arte e la spiritualità dei paramenti sacri utilizzati nei secoli nelle azioni liturgiche.
L’esposizione presenta un’accurata selezione di paramenti e accessori sacri provenienti da diverse collezioni ecclesiastiche della diocesi, molti dei quali mai esposti al pubblico prima. Ogni pezzo racconta una storia unica di fede, tradizione e artigianato religioso.
Lo scopo di questa mostra è riportare alla memoria il tempo della produzione della seta e della sua lavorazione nel nostro territorio tra il XVII ed il XIX secolo. Fu questo un periodo abbastanza intenso anche perché l’industria della seta era il fattore trainante dell’economia locale. In questa mostra sono esposti paramenti sacri realizzati con tessuti che poi venivano acquistati in Sicilia, cioè veniva distribuita la seta grezza del nostro territorio per poi realizzare i paramenti sacri. Sarà l’occasione per ammirare vere e proprie opere d’arte con motivi floreali.
“Musei – dichiara mons. Giovanni Mammino, direttore del Museo diocesano– svolgono un ruolo cruciale nel preservare e trasmettere la storia e la cultura, fungendo da ponti tra il passato e il presente. Questa mostra consente ai visitatori di esplorare diversi aspetti della storia umana, offrendo spunti significativi su come le società si sono evolute nel tempo. Il nostro museo offre una finestra unica sulla devozione, l’estetica e le interazioni sociali all’interno della comunità cristiana attraverso i secoli”.
La mostra è stata allestita anche grazie alla collaborazione diAssociazione Cento Campanili E del Liceo Artistico “Renato Guttuso” di Giarre. In particolare, gli studenti di questo istituto hanno preso in considerazione i singoli tessuti e hanno sviluppato studi sulle decorazioni floreali prelevando e disegnando i vari fiori.
Conclude Maria Rosa Licciardello, presidente dell’Associazione Cento Campanili: “In questo modo il museo non è solo custode del passato, ma anche promotore del dialogo e della comprensione culturale”.
E’ possibile seguire anche i processi di restauro: un’area del Museo è dedicata ai moderni metodi di conservazione applicati alle opere artistiche della nostra diocesi.
