“Grande occasione di unità nazionale”. Disordini al Passetto – .

“Grande occasione di unità nazionale”. Disordini al Passetto – .
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Ancona, 25 aprile 2024 – Festa della Liberazione, il sindaco dorico, Daniele Silvetti, il suo primo 25 aprile con la fascia tricolore ai piedi. Disordini sopra il Passetto per un corteo pro Palestina. «È una Festa della Liberazione molto sentita, una festa che vogliamo mantenere attuale al di fuori del contesto internazionale», ha detto il sindaco, che governa la prima amministrazione di centrodestra della città. Tra il pubblico c’era anche il suo predecessore, l’ex sindaco Valeria Mancinelli.

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Tanta gente alla manifestazione

“Oggi celebriamo la liberazione del nostro Paese dalla dittatura – ha proseguito – e per noi è una grande opportunità unita nazionale e gli anconetani fanno la loro parte con una testimonianza autentica che va oltre lo sfruttamento e le distinzioni di parte”. Prima di indossare la fascia tricolore, Ha detto Silvetti che quel 25 aprile lo stava vivendo davvero: «La mia, prima, era una presenza appartata, naturalmente non istituzionale. L’anno scorso ho partecipato anche io e al di là degli anni del Covid si scendeva con la famiglia a guardare da comuni cittadini”.

Per la dorica presidente dell’Anpi, Tamara Ferretti “Questo è un giorno importante, un giorno di libertà, di democrazia e di unità di questo Paese, del popolo italiano. Che in un momento di ripresa nazionale ha ricostruito le condizioni per dire basta alla dittatura, alla guerra e ricominciamo una storia e un percorso diverso. Quella della bandiera per la quale avevano già combattuto i combattenti del primo e del secondo Risorgimento”. “Il messaggio è quello diunità e pace – ha continuato Ferretti –. Viviamo in tempi in cui vediamo nuovamente conflitti e guerre. Questa mattina ascoltavo quello che stava succedendo anche in Iran, dove ieri sera hanno condannato a morte una giovane blogger che era stata creatrice della musica delle donne iraniane con il grido di donna, vita, libertà. Questo 25 aprile deve segnare il fatto che le persone vogliono la pace e vogliono vivere in libertà e democrazia. In Iran, come in Afghanistan, in Israele, in Palestina e Ucraina, dove ci sono ancora conflitti che martiriscono le popolazioni”.

disturbi, ore 10.30 circa, per a marcia improvvisata Pro Palestina. “Ci impediscono di parlare della Palestina e di dire la verità. Passiamo”, hanno gridato i manifestanti, contenuti da un cordone di soldati, tra cui polizia e carabinieri. “Non ci permettete l’accesso alla cerimonia del 25 aprile perché non possiamo parlare della Palestina. Nessuno vuole parlare di Palestina”. Bandiere della pace, mani colorate di rosso a simboleggiare il sangue e stendardi palestinesi, il corteo Pro Palestina ha visto la partecipazione anche del consigliere comunale di Altra idea di città, Francesco Rubini. “La nostra manifestazione per la Palestina? Lo avremmo fatto comunque, anche se al governo ci fosse stato il centrosinistra. Perché i valori e quello che abbiamo provato a dire oggi hanno esattamente lo stesso valore sia con il centrodestra che con il centrosinistra. Lei è orientato al centrosinistra su certi temi? Penso che potrebbe esserci, ma è un dato di fatto che l’unica forza politica qui rappresentata era la nostra, quella dell’Altra idea di città”.

“Siamo scesi in piazza per dire che troviamo incredibile che il 25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismonon possiamo realizzare la più grande resistenza che esiste oggi nel mondo, ovvero quella di Palestinesi contro il genocidio perpetrato dal governo israeliano. È incredibile anche che ci abbiano bloccato – spiega Rubini – Perché eravamo in poche persone, a volto scoperto, in una protesta pacifica. Volevamo solo aprire uno striscione e portare in corteo questa richiesta”.

 
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