Ventidue anni fa l’Inter si suicidava metaforicamente perdendo 4-2 nella Capitale contro la Lazio e regalando lo scudetto alla Juventus in una giornata entrata nella storia del calcio. All’Olimpico i tifosi biancocelesti tifavano chiaramente per i gemellati nerazzurri per evitare che lo scudetto venisse vinto dalla Roma. Quindi abbiamo giocato all’Olimpico, ma era come se fossimo a San Siro. Il problema è che i giocatori non erano dello stesso parere e volevano giocarsi tutto in campo.
Il gol di Vieri al 18′ sembra il preludio di una festa per gli ospiti. L’attaccante italiano approfitta di un’indecisione di Peruzzi e porta in vantaggio la squadra di Cuper. In piazza Duomo a Milano cominciavano già a esultare, prima però di chiedere a Karel Poborsky, lo stesso che nel ’96 con la Repubblica Ceca aveva eliminato l’Italia all’Europeo che si giocava in Inghilterra. Il gol dell’1-1, però, sembrava un semplice incidente di percorso, anche perché il gol di Di Biagio su calcio d’angolo non dava il senso di quello che sarebbe successo di lì a poco. A Udine dilagava la Juventus, ma poco contava, perché l’Inter non sbagliava nulla. Alla fine del primo tempo, però, Gresko ha letto male una palla alta e Poborsky ha siglato nuovamente il 2-2. Nerazzurri in bambola, Olimpico senza parole. Nella ripresa Diego Simeone e Simone Inzaghi completano il punteggio infliggendo ancora più dolore a tutto il popolo interista. Il resto lo sappiamo con Ronaldo in lacrime e la disperazione di tutti i nerazzurri. Di seguito le formazioni di quella partita:
Lazio (4-4-1-1): Peruzzi; Stam, Nesta, Couto, Favalli, Poborsky, Giannichedda, Simeone (33’st Baggio), Stankovic (16’st Cesar); Fiore; Inzaghi. Allenatore: Zaccheroni.
Inter (4-4-2): Toldo; J. Zanetti, Cordoba, Materazzi, Gresko; Conceicao (15’st Dalmat), Di Biagio, C. Zanetti (27’st Emre), Recoba; Ronaldo (33’st Kallon), Vieri. Allenatore: Cuper.
