è colpa dei tuoi genitori – .

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Scintille alla vigilia della seduta del Consiglio regionale convocato per dare il via alla maratona sulla manovra di bilancio 2024. La consigliera dem Micaela Fanelli attacca: la situazione finanziaria non è mai stata così compromessa. Il governatore Francesco Roberti risponde: è stata colpa anche del governo guidato dal Pd di qualche anno fa, ma stiamo rimediando agli errori del passato.
«Mai come oggi, nonostante l’ostentata disinvoltura di Roberti, la situazione finanziaria è stata davvero pericolosa. Va riconosciuto solo all’assessore Cefaratti e a ciò che resta della struttura regionale, che ha operato in condizioni davvero proibitive, di aver fatto tutto il possibile. Ma questo purtroppo non basta e probabilmente non basterà a rimettere ordine nei numeri e nelle cifre”, la critica di Fanelli. E ancora: «Abbiamo portato a termine il giro di audizioni sul bilancio sapendo che nessuna foglia può essere toccata. A noi dell’opposizione e del Partenariato economico e sociale è stato detto che non è possibile presentare emendamenti. Lo posso anche capire, ma allora perché controllare il bilancio che non può essere toccato in alcun modo e non ascoltare i pareri sui 440 milioni del FSC, che erano liberamente utilizzabili per investimenti e hanno deciso in tre persone in una stanza? .
Fanelli ricorda poi che l’accordo con il governo nazionale non è stato firmato entro il 14 febbraio. La scadenza non era perentoria ma il consigliere dem chiede risposte sulle azioni di risparmio che verranno attuate (sulla base di quell’accordo). Non si farà alcun risparmio sul personale, ha assicurato Cefaratti alla Commissione. «Bene, ma era quindi necessario aumentare le spese del personale politico del Consiglio o quelle del direttore generale, che è comparso in Consiglio regionale solo per leggere poche righe su un improbabile e sgangherato Defr, cioè il documento di programmazione triennale, che non pianifica nulla perché non dice una parola sulle sue intenzioni riguardo ai conti?”.
Così Fanelli sintetizza: «La lunga sessione di bilancio significherà che tutti i conti e tutte le illegittimità saranno “facilmente sanabili” per uscire dal tunnel, ma con un costo pesante a carico dei molisani. Le tasse tutt’al più sono frutto di una gestione ostinata e malsana, che i Sindaci e la Corte Vonti avevano ampiamente rimproverato. Nessuno paga mai? Neppure in termini politici? Tanto lo pagano i molisani. Abbiamo proposto una commissione sui conti regionali per fare piena chiarezza. Almeno su questo elemento chi non è responsabile dovrebbe essere d’accordo”.
In conclusione, il rappresentante del Pd chiede alla maggioranza di centrodestra di aprire con il governo nazionale il contenzioso sul debito sanitario, «la cui responsabilità spetta ai commissari di governo. Perché non farlo, almeno per ottenere una riduzione delle tasse che ne deriva direttamente?”. Per “disturbare il governo amico?”. Ella assicura: «Cercherò di oppormi. Proverò a ricorrere al giudice tributario e cercherò di far dichiarare illegittima oltre che profondamente ingiusta questa strage contro i molisani. Pagare il prezzo più alto per la peggiore assistenza sanitaria non può ancora rappresentare un costo sostenibile per gli onesti molisani”.
Secca la risposta del presidente del Consiglio: «Mi fa piacere apprendere come l’assessore regionale Micaela Fanelli, che certamente voterà negativamente sul bilancio nel prossimo e imminente Consiglio, riconosca l’enorme sforzo compiuto dall’assessore Gianluca Cefaratti e la struttura del lavoro svolto, così come sapete a chi attribuire le cause di questa situazione finanziaria, che non dipende solo dall’ultimo governo Toma, ma soprattutto da chi in precedenza, un governo regionale guidato dal Partito Democratico, ha fatto non cogliere l’occasione per annullare gli articoli in arrivo inesistenti.”
Fanelli, prosegue Roberti, «non credo nemmeno gli sia sfuggito il commento durante l’udienza della Corte dei Conti, secondo cui il Molise è l’unica regione in Italia ad aver ricevuto tanta attenzione e aiuti finanziari così cospicui da parte del governo centrale. Questo, certamente, non grazie a lei e ai parlamentari della coalizione di centrosinistra, ma grazie a chi, oggi, dimostra ogni giorno a Roma credibilità e capacità politica. Anche nelle sue inopportune dichiarazioni sul direttore generale, non ha avuto onestà intellettuale nel riconoscere non solo il ruolo ma anche il fatto che un direttore generale riceve lo stesso stipendio di un qualunque altro dirigente regionale e, senza ombra di dubbio, vale di più. rispetto al lavoro svolto da pseudo consulenti regionali, tanto caro all’assessore Fanelli. Il tempo è galantuomo, quindi i danni attuali non sono certo imputabili a chi è nella Regione da meno di un anno e sta cercando di rimuovere macerie in ogni settore, a differenza di chi, come te, è lì da molto tempo senza lasciare traccia. se non per chilometri di comunicati stampa.”

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