La stagione della Lazio si chiude tra l’insoddisfazione generaleal quale non è bastato il cambio repentino dell’arrivo in panchina di Igor Tudor al posto del dimissionario Maurizio Sarri (era il 12 marzo scorso, dopo la sconfitta casalinga contro l’Udinese). Il pareggio concesso all’ultimo minuto al Monzache si è aperta sabato della 35′ giornata di Serie A, rappresenta l’ennesima occasione mancata per cercare di dare un senso al rush finale e mantenere vive le flebili speranze di agguantare quel quinto posto che varrebbe l’accesso alla prossima Champions League. Il pareggio di Djuric al 92′ nega ai biancocelesti la possibilità di portarsi a -1 dalla Roma, in attesa della sfida dei giallorossi contro la Juve, e alimentato il nervosismo di una tifoseria che non ha nascosto il proprio disappunto nemmeno all’U-Power Stadium.
VOLTAGGIO – Quando i giocatori lasciano il campo Non sono mancati, infatti, momenti di tensione, alimentati soprattutto dal rapido rientro negli spogliatoi di alcuni di loro senza passare dal settore ospiti e dal tradizionale rito di salutare chi, anche a fronte di un settimo posto in classifica e doppia eliminazione da Coppa Italia e Champions League, non gli è mancato il suo appoggio. Secondo quanto ricostruisce La Gazzetta dello Sport, Ai tifosi laziali non è piaciuto che Guendouzi e altri non si siano presentati nello spazio a loro riservato per una partitella breve nella quale sarebbe stato richiesto maggiore impegno e determinazione per le ultime tre gare di campionato.
IL CONFRONTO – Marusic e Guendouzi sarebbero stati tra i più presi di mira, chiedendo l’intervento di alcune voci autorevoli nello spogliatoio, dei compagni Romagnoli, Luis Alberto e di capitan Immobile per risolvere il caso e riportare la tranquillità. “Siamo tutti delusi, ma possiamo ripartire insieme, li ringrazio perché sono venuti in tanti come sempre”, ha commentato lo stesso Marusic nel post partita in relazione all’incontro faccia a faccia con i suoi tifosi. Per Repubblica, Immobile e Marusic avrebbero risposto a tono alle prime proteste dei tifosi e si sarebbe addirittura rischiato un contatto fisicoprima di un chiarimento e dello scambio di maglie in un’atmosfera che resta comunque elettrica.
