Esterino, mostra a Roma – .

Commedia di Marco Rinaldi per adulti e bambini

Categoria: Spettacoli
Dal 02/05/2024 al 12/05/2024
Teatro spento/spento
Via Giulia 19, 20, 21 – Roma (RM) (Centro)


Dal 02/05/2024 al 12/05/2024

ESTERINO, spettacolo scritto da Marco Rinaldi e diretto da Paolo Vanacore, è presentato in prima mondiale al Teatro 7 Off, dal 2 al 12 maggio.

Esterino è una commedia per adulti e bambini, le insolite domande di un curioso e vivace bambino di otto anni mettono in crisi il mondo degli adulti (e la psicoanalisi) con la loro travolgente verità. Esterino ha otto anni e ha la capacità di mettere i bambini in difficoltà. adulti con le sue continue domande e la sua logica invincibile. Dopo aver favorito in modo del tutto accidentale la sua morte, Esterino inizierà un viaggio onirico per evitare la separazione definitiva dall’amato nonno Lello, sempre in bilico tra il sogno (che in fondo è un dialogo con se stesso) e la realtà delle sedute di psicoterapia con il disgraziato e incompetente dottor Bellachioma al quale i genitori di Esterino si rivolsero preoccupati dopo che il figlio aveva raccontato loro di alcuni fantomatici incontri notturni con il defunto nonno. Dopo il successo de “Il Grande Grabski” Marco Rinaldi torna a “massacrare” il mondo della psicoanalisi in modo spietato e grottesco con la complicità irriverente di un bambino al quale, con la scusa dell’infanzia, tutto (o quasi) è concesso chiedere. Sogno e realtà si rincorrono sul palco a ritmo serrato, regalando tante, tante risate e qualche attimo di tenerezza.

SINOSSI: Esterino ha otto anni, è figlio unico. Nonno Lello, vecchio e distratto, è l’unico vero punto di riferimento emotivo di Esterino, che si confida con lui e con cui si diverte, soprattutto ascoltando i racconti astrusi del suo misterioso e dubbio soggiorno in Africa (nella giungla ci sono alberi in alto verso il cielo, viti, peperoni e angurie, i peperoni sono grandi come le angurie, le angurie sono piccole). Altro mistero familiare è la vecchia relazione extraconiugale del nonno con una certa signora Fiorella, della quale Esterino sa solo che, come dice nonna Rina, “se non c’era lei eravamo ricchi”. Nonno Lello muore, ma Esterino non può fare a meno di lui, quindi lo fa ritornare ai sogni, durante i quali cerca di capire tante cose sulla vita, e anche sull’aldilà, di cui le lezioni di catechismo di don Panetta gli fornivano poche e confuse informazioni. Il nonno risponde a tutte le domande a modo suo, ma sparisce sempre non appena Esterino chiede della signora Fiorella. Il bambino non parla alla famiglia dei suoi incontri notturni con il nonno, ma si lascia sfuggire quel tanto che basta per allarmare i genitori, che lo affidano alle cure di uno psicologo. Inizia così, con la feroce opposizione notturna del nonno (o parli con me o parli con lui), un percorso terapeutico con il dottor Bellachioma, un professionista un po’ cialtrone che spesso si trova in grosse difficoltà a causa della logica ferrea di Esterino. Nello studio del medico c’è una grande foto di Freud. Durante le sedute il dottor Bellachioma, con parole semplici, cerca di spiegare a Esterino i concetti di Es, Ego e Super-Io (in te ci sono tre bambini, uno che fa le cose, uno che controlla, e un altro che fa come gli sembra perché nessuno lo vede) per fargli capire che il nonno dei sogni non esiste finché non accade che nei sogni Nonno Lello e il Dottor Bellachioma si incontrano e soprattutto si scontrano, cercando ciascuno di distruggere l’altro agli occhi di Esterino. Il campo di battaglia è rappresentato da Sofia, una bambina di cui Esterino è innamorato ma che però “ama” un altro bambino (antipatico, perché ai belli piacciono quelli antipatici) i due si contenderanno l’approvazione del bambino aiutandolo a portare a termine il tanto desiderato fidanzamento. Questa volta, però, il Nonno saluta Esterino in modo diverso, facendogli capire che non potrà più fargli visita (è arrivata la signora Fiorella in paradiso?). Nonno Lello non risponde, gli dà un bacio – non l’aveva mai fatto nemmeno da vivo – e gli regala le sue pantofole pelose (non darle a nessuno, sono comode, le metterai quando cresci) e il sogno diventa magicamente realtà.

ESTERNO
di Marco Rinaldi
con Riccardo Bàrbera, Roberto D’Alessandro, Antonello Pascale
regia di Paolo Vanacore
musiche originali Alessandro Panatteri – scenografie Alessandro Chiti – lighting design Camilla Piccioni – foto e grafica Manuela Giusto
aiuto regista Cinzia Corsetti?

Informazione

Dal 02/05/2024 al 12/05/2024
PAGAMENTO IN SERA
Botteghino
dal lunedì al mercoledì 11.00/19.00; da giovedì a sabato 11:00/21:00; Domenica 16:30/18:00
Luglio: dal lunedì al venerdì 11:00/19:00; Sabato 11.00/16.00 – Agosto chiuso

Spettacoli
da giovedì a sabato ore 21:00; Domenica 18:00

biglietto intero € 24,00
biglietto ridotto € 18,00

Teatro 7 Spento | via Monte Senario, 81a| 00141 Roma | tel. 06.925.99.854| [email protected]

Posto

Teatro spento/spento
Via Giulia 19, 20, 21 – Roma (RM)
Centro

Carta geografica

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