un progetto per valorizzare il legame con la Monaca di Monza – .

un progetto per valorizzare il legame con la Monaca di Monza – .
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Valorizzare il legame con i Promessi Sposi attraverso le testimonianze dei luoghi in cui visse la Monaca di Monza.

Luoghi e suggestioni

Il Consiglio Comunale ha deliberato l’adesione da parte dei Musei Civici – con il progetto “Monza – la città della Monaca” – all’Avviso Unico per interventi per attività culturali promosso da Regione Lombardia per l’anno 2024. Il progetto, come sostiene il Comune annunciato, è in fase di richiesta di finanziamento regionale e ha l’obiettivo di valorizzare il legame tra il museo, la città e il celebre romanzo ottocentesco I Promessi Sposi.

Valorizzare i luoghi della Monaca di Monza

Questo, ripercorrendo le vicende di Suor Virginia, tra storia e narrazione, grazie alle testimonianze ancora esistenti, ai luoghi e alle tracce di Monza dove la monaca visse effettivamente, tra la fine del XVI secolo e gli inizi del XVII secolo. Un percorso che, dopo la mostra “800 Lombardo: ribellione e conformismo, da Hayez a Previati” arricchirà le pareti del Museo fino al 28 luglio. Il costo complessivo del progetto è di 53.000 euro, con il cofinanziamento richiesto a Regione Lombardia attraverso l’adesione all’Avviso Unico Cultura 2024 che ammonta a 35.000 euro.

L’obiettivo del progetto

Il progetto si propone di integrare nel percorso espositivo dei Musei Civici opere attualmente conservate nei depositi museali, concentrandosi sulla Monaca di Monza come figura emblematica ed enigmatica. Il percorso sarà multimediale e interattivo, esplorerà il ruolo sociale e l’evoluzione della condizione femminile attraverso i secoli. Tre periodi storici guideranno il percorso espositivo: il XVII secolo, il XIX secolo e il XXI secolo. Il visitatore sarà invitato a interagire con schermi che proiettano video narrazioni legate al personaggio della Monaca di Monza.

Museo accessibile

L’installazione sarà conforme agli standard di accessibilità dei Musei Civici, utilizzando gli allestimenti esistenti, potendo integrare nel tempo nuovi contenuti audio-video e con agevolazioni multicanale e strumenti inclusivi adatti a tutte le tipologie di pubblico. La collaborazione con l’Archivio Storico Comunale consentirà la digitalizzazione e la presentazione innovativa dei documenti autografi. Il museo sarà anche punto di partenza per itinerari cittadini dedicati a luoghi storici e inediti, con specifica segnaletica.

L’itinerario manzoniano

I Musei Civici di Monza sono da tempo punto di riferimento di un “itinerario manzoniano” che dalle sale museali si snoda per le vie del centro storico cittadino. Essendo un museo civico, è un luogo ideale per raccontare – con il supporto delle opere esposte – i luoghi e la città che fecero da sfondo alle vicende di Marianna de Leyva, divenuta poi suor Virginia Maria, valorizzando il rapporto tra la collezione museale e il territorio. Le opere di riferimento rappresentano la Signora di Monza dipinta da Molteni secondo la descrizione del Manzoni; l’Arengario con la chiesa di San Maurizio prima che fosse demolita alla fine dell’Ottocento; il Duomo; il Castello Visconteo, all’epoca dei fatti, proprietà della famiglia De Leyva (allora feudatari di Monza); la porta di San Biagio che si apriva nella cinta muraria medievale, all’epoca ancora esistente; lo stendardo processionale realizzato durante la peste del 1630; il dipinto devozionale di San Gerardo con i miracoli a lui attribuiti ambientato nella Monza del XVII secolo; il ritratto della carta. Durini (famiglia che acquistò il feudo dai De Leyva nel 1648).

Una ricca collezione

La collezione museale conserva, tuttavia, nei suoi depositi, ulteriori opere riconducibili al romanzo manzoniano, in particolare l’acquerello di Moses Bianchi che raffigura la Monaca e la veduta della Porta Nuova durante la demolizione ottocentesca di Giosuè Bianchi (era il porta di accesso alla città per chi proveniva da Milano, quindi utilizzata sia storicamente da Marianna de Leyva che citata dal Manzoni). Dal Gabinetto delle Stampe dei Musei Civici, le incisioni – databili tra il XVIII e il XIX secolo – raffiguranti Suor Virginia e vedute della città, oltre ad uno splendido ritratto di Alessandro Manzoni e alcune stampe illustranti episodi dei Promessi, possono essere inseriti nel progetto Sposi.
L’Archivio storico comunale conserva anche documenti risalenti al XVII secolo. In questo modo il progetto intende offrire un quadro complessivo della figura della Monaca, sottolineandone la dimensione umana, il contesto storico e la dimensione immaginaria.

“Un valore aggiunto al patrimonio museale”

“Il progetto – osserva l’assessore alla Cultura Arianna Bettin – consentirà di aggiungere valore al patrimonio artistico del Museo e della città, grazie allo studio approfondito della figura di Marianna de Leyva, resa nota da Alessandro Manzoni, offrendo una panoramica storica e letteraria del personaggio. Se il progetto dovesse vincere il finanziamento, il nostro percorso di visita si arricchirebbe ulteriormente e consoliderebbe il suo particolare successo presso le scolaresche. Inoltre, confermerebbe lo status di Monza come ‘città manzoniana’”.

 
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