Assegnato a Firenze il premio universitario dedicato a Silvano Meroi – .

Assegnato a Firenze il premio universitario dedicato a Silvano Meroi – .
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Era l’aula “Strozzi” dell’aUniversità degli Studi di Firenze per ospitare la cerimonia di premiazione degli studenti Corso di Laurea Magistrale in Geoingegneria intitolato a Silvano Meroil’ex direttore della Protezione Civile della Valle d’Aosta scomparso nel marzo 2023.

Il vincitore, selezionato tramite bando pubblico, per l’anno accademico 2023-2024 è stato un giovane ingegnere geologo keniano, Binale Wanabibia.

Nel capoluogo toscano erano presenti, tra gli altri, il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio E Elvezio Galantipilastro del sistema nazionale di protezione civile e caro amico di Silvano.

Insieme a loro, i direttori dei Dipartimenti dell’Università, i professori e i responsabili delle protezioni civili regionali e comunali, i rappresentanti del volontariato, i colleghi e gli amici che con la famiglia hanno ricordato Meroi. Il dirigente ha partecipato in rappresentanza del Dipartimento della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco della Valle d’Aosta Sara Maria Rattovice del Capo della Protezione Civile Regionale e responsabile del Centro Funzionale e di Pianificazione.

Meroi, oltre ad essere stato per anni direttore della Protezione Civile valdostana e ad aver portato la sua esperienza e competenza su tutto il territorio nazionale, era allora direttore dellaUfficio Rischi Idrogeologici ed Antropici del Dipartimento della Protezione Civile dal 2012 al 2015. In quegli anni è stato anche il referente istituzionale del Centro di Competenza per la Protezione Civile dell’Università di Firenze.

Il premio è stato istituito per celebrare il suo impegno non solo nelle attività di previsione e prevenzione dei rischi e di supporto all’emergenza, ma anche estese aspetti di innovazione scientifica e tecnologica.

Secondo quanto ha ricordato il professore Nicola Casagliresponsabile del Centro di Competenza dell’Università di Firenze, con Meroi la struttura dell’Università di Firenze ha seguito numerose situazioni di emergenza, tra cui la naufragio della Costa Concordiai grandi fenomeni franosi avvenuti in quegli anni in Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata e Sicilia, la tromba d’aria di San Martino Spino, la tutela del patrimonio culturale di Agrigento, Volterra e della Basilica di Santa Croce a Firenze, ma anche il misterioso caso dell’ incendispontaneodi Caroniala stabilità dei moduli abitativi temporanei nelle zone colpite dal sisma dell’Aquila.

Esperienze che hanno portato a identificarsi insieme soluzioni innovative per il monitoraggio e le indagini del territorio e nell’ambiente subacqueo, che sono stati oggetto anche di pubblicazioni scientifiche e brevetti.

 
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