A Brescia il primo esempio di adeguamento sismico di un edificio abitato multipiano – .

A Brescia il primo esempio di adeguamento sismico di un edificio abitato multipiano – .
Descriptive text here

Il patrimonio immobiliare, anche a Brescia, invecchia e molti edifici sono ormai giunti a “fine vita”, oltre a non essere adeguati dal punto di vista sismico ed energetico.

Si tratta di un tema fondamentale anche per una realtà come Aler, che possiede, solo in Lombardia, 420 immobili in zona sismica 2 (cioè a rischio medio-alto).

Il tema della vulnerabilità sismica degli edifici bresciani diventa quindi sempre più centrale: se ne è parlato nel corso di un incontro organizzato dalla Commissione Innovazione dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia nella Sala del Consiglio di Ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia, al quale hanno partecipato oltre 150 professionisti e studenti.


Isolamento della base: cos’è?

Il seminario “Adeguamento sismico di un edificio residenziale mediante isolamento del basamento” ha previsto anche una visita tecnica presso un cantiere Aler in città, per osservare il primo progetto in provincia di Brescia per l’adeguamento sismico di un edificio abitato multipiano mediante isolatori elastomerici.

Per adeguare gli edifici alla normativa sismica, Aler ha sperimentato finora due soluzioni: la realizzazione di un esoscheletro, una struttura esterna all’edificio in grado di potenziare la capacità di tenuta dell’edificio rivestito, e, per la prima volta nel bresciano , l’isolamento alla base di un edificio esistente (per quello nuovo questa soluzione è assolutamente più praticabile e già utilizzata, ad esempio su una scuola della provincia e su un nuovo edificio dell’ospedale Gavardo).

La tecnica dell’isolamento sismico apporta grandi vantaggi perché, oltre ad evitare il crollo della struttura, salvaguarda soprattutto il contenuto impiantistico e tecnologico dell’edificio, che rappresenta circa l’80 per cento del valore di un immobile.

Si basa sul concetto di disaccoppiare il moto del terreno da quello dell’edificio durante un terremoto inserendo, tra le fondazioni e il basamento, dispositivi molto elastici (isolatori), che si deformano durante il sisma, lasciando intatta la struttura sovrastante. Si tratta di una tecnologia utilizzata, ad esempio, nel noto “Progetto CASE” per la ricostruzione della città dell’Aquila, dopo il terremoto del 2009.

Una tecnica applicata per la prima volta a Brescia

A Brescia questa tecnica viene applicata, come accennato per la prima volta, su un edificio dell’Aler in via Drammis.

“L’isolamento sismico alla base è una tecnica abbastanza nuova – spiega il segretario dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia Fausto Minelli -, molto poco utilizzata per le costruzioni esistenti. Sono in via Drammis sperimentando per la prima volta a Brescia su un immobile abitato, che non comporta lo spostamento delle persone durante il cantiere. Oggi, che il lavoro è in fase avanzata, la soddisfazione è alta e, con ogni probabilità, se ci saranno altri casi con le stesse caratteristiche, verrà utilizzato nuovamente”.

L’ingegner Emanuele Gandelli dell’Università degli Studi di Brescia, uno dei maggiori esperti in materia in Italia, ha illustrato regole, vantaggi e modalità dell’isolamento sismico.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Taxi gratuiti e parchi illuminati”. Le idee dei comitati e delle associazioni – .
NEXT “Dopo Lopetegui è vietato commettere lo stesso errore” – .