Trevisano. Tenta di rapinare l’appartamento, ma il vicino è un poliziotto e lo fa arrestare. In manette un 56enne

Trevisano. Tenta di rapinare l’appartamento, ma il vicino è un poliziotto e lo fa arrestare. In manette un 56enne
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TREVISO – Alla scoperta del ladroche stava cercando di entrare in un appartamento di via Verga, era un vicino che è anche ispettore di polizia. È finita male per uno straniero 56 annioriginario della Georgia ma di fatto senza casa, che ha tentato giovedì scorso furto in casa. È stato arrestato e ieri mattina, in tribunale, si è svolto il processo diretto davanti al giudice Umberto Donà. IL. gli è stato ordinato divieto di soggiorno in Veneto e quindi il processo è stato rinviato al 13 giugno.

Ma non è l’unico furto. Sempre giovedì è stato visitato un appartamento al piano terra di una palazzina posta all’estremità dello stabile via Lancieri di Novara. In questo caso il ladro è riuscito ad entrare grazie al finestre lascia aperto. Ha scavalcato la recinzione del giardino, poi il terrazzo e una volta in camera da letto se l’è portata via tre anelli d’oro e una collana di perle. La ragazza rom autore del furto, minorenne, è stata fermata poco dopo dagli agenti di polizia. E parte della refurtiva è stata recuperata.

I FATTI

Giornata di raid, dunque, quella di giovedì, Festa della Liberazione. Viene battuto il quadrante attorno alla chiesa del Sacro Cuore. Il fatto è che un georgiano di 56 anni prende di mira un condominio in via Verga. Usa l’ascensore per salire al quinto piano, poiché ha problemi di deambulazione e si ferma davanti alla porta di un appartamento. Fate uscire numerosi strumenti di furto con scasso ma sfortunatamente, proprio in quel momento esce un ispettore di polizia, che abita dall’altra parte della strada, e si accorge che qualcosa non va. Anche se il ladro tenta di scappare. il poliziotto, però, lancia l’allarme e quando il 56enne esce dall’ascensore trova gli agenti di polizia che lo aspettano pronti a trattenerlo le manette attorno ai polsi. L’uomo è stato trovato in possesso di numerosi strumenti da scasso e i suoi precedenti parlano chiaro: vive di furti e ha collezionato condanne un po’ ovunque tra San Donà, Vicenza e Treviso.

PAURA

In mattinata, però, intorno alle 11, l’abitazione è stata presa di mira La signora Iole A., in via Lancieri di Novara. «Ero in cucina e ho sentito dei rumori sospetti provenire dalla camera da letto dove avevo lasciato la finestra aperta. Quando ho guardato nella stanza non c’era nessuno, ma era scomparso l’oro e, soprattutto, la collana di perle che mi aveva regalato mia madre e alla quale sono particolarmente affezionata”. La donna chiede aiuto alla polizia e mentre gli agenti arrivano sul posto, il genero le racconta di averlo visto una piccola ragazza di fronte alla casa. «Mio genero fornisce la descrizione agli agenti di polizia, che voglio ringraziare per la sensibilità e l’umanità con cui mi hanno trattato. Ero scosso, molto spaventato e mi hanno tirato su di morale. Ebbene, dopo mezz’ora tornano a casa mia e mi mostrano il pugno chiuso. All’interno c’erano due degli anelli appena rubati. Non so come ringraziarli. Nonostante la spiacevole esperienza, ho ricevuto una risposta dal personale di polizia un aiuto valido e rassicurante». La polizia ha fermato la ragazza e la sua posizione è ora al vaglio del tribunale dei minorenni.

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Il Gazzettino

 
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