Riparte la caccia al “portoghese” con i controlli anche delle squadre “private”.. Il team che ricerca persone smart che vogliano utilizzare i mezzi pubblici senza abbonamento o biglietto si allargherà presto a nuove figure che l’ATM troverà all’esterno dell’azienda.
Nei giorni scorsi ne è stato aperto uno procedura per “l’affidamento del servizio di verifica dei titoli di viaggio e attività complementari”, la ricerca di stipulare un accordo quadro con un unico operatore che possa aumentare la capacità di trovare chi non paga e creare un effetto deterrente in grado di cambiare la tendenza. Nel 2023 le multe salate su autobus e tram sono state 18mila: una media di 49 al giorno, compresi festivi e domeniche. Non ce ne sono molti. Nella ZTL, quindi nei parcheggi a pagamento, lo scorso anno ci sono state 51mila multe. Ma per questo esiste un team ad hoc di verificatori interni.
Tornando ad autobus e tram, invece, l’idea di Atm è quella di allargare il gruppo dei controllori. Pertanto, i dipendenti ATM che svolgono questa attività non sono più assunti, ma sono affiancati da un gruppo di lavoratori esterni che verranno “assunti” tramite bando. In realtà da circa dieci mesi presso l’ATM esiste già un gruppo non interno di tre verificatori. Una volta conclusa quella che è stata definita dalla società di via La Farina “una fase sperimentale”, è stato lanciato il bando che dovrebbe aumentare la capacità di scoperta del “portoghese”.
All’impresa che si aggiudica la gara verrà offerto un contratto biennale per un importo complessivo di 776.755 euro che però ha una quota molto consistente (551mila euro) non soggetta a riduzione perché è il valore della manodopera. Ma l’azienda riceverà anche una quota variabile dei ricavi. Si tratta dell’importo calcolato nella percentuale massima del 50% che può trattenere dalle somme incassate con sanzioni emesse a bordo e riscosse entro 60 giorni.
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