La vittoria delle nonne svizzere per il clima – .

SForse perché avevo una nonna svizzerapaziente e sempre sorridente, sarà perché sono chiamato in causa per ragioni di età, sarà perché sono sempre più preoccupato che l’aria cattiva e i record di calore vengano polverizzati uno dopo l’altro, ma mi è piaciuto quello che è successo a nord delle nostre Alpi. Otto anni fa 40 svizzere ultrasessantenni, teste grigie ma menti brillanti, attivisti dell’organizzazione KlimaSeniorinnen (Nonne per il Clima), hanno presentato ricorso contro il governo di Berna con il sostegno di Greenpeace Svizzera (ne parla anche Antonella Baccaro).

Crisi climatica e scuola, l’impatto sui bambini è devastante

Lo scorso 9 aprile il gruppo, che oggi conta più di 2.500 affiliati, ha ottenuto dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) di Strasburgo condanna della confederazione svizzera per non aver adottato misure adeguate per tutelare la loro salutemessa a dura prova dalle ondate di caldo, più pericolose per le donne over 75.

Clima a rischio

La protezione del clima è un diritto umano, e si applica a tutti i 46 Stati europei che rappresentano 676 milioni di cittadini nel Consiglio d’Europa. Gli Accordi sul clima di Parigi del 2015, il più importante trattato internazionale sulla riduzione delle emissioni di gas serra, vincolante per tutti, non sono stati rispettati. Il limite di aumento della temperatura di +1,5° è stato superato.

Danda Santini, direttore di iO Donna (foto di Carlo Furgeri Gilbert).

Ora la confederazione deve aggiornare le proprie politiche ambientali. La causa ha un potenziale internazionalee nonostante la notizia non sia di particolare importanza, c’è chi parla di una sentenza storica, con possibili ricadute in tutta Europa.

Le reazioni? Greta Thunberg ha esultato, altri hanno avuto parole beffarde (“Ora chiuderemo il buco dell’ozono con l’uncinetto”), o scomposti (“Un tempo ti avrebbero messo sul rogo”). Ma le nonne svizzere del clima, le stesse coscritte che ottennero il diritto di voto solo nel 1971, restano imperturbabili: «Continuiamo a lottare, anche quando siamo vecchi».

Gli attivisti svizzeri di KlimaSeniorinnen (Anziani per il clima) alla manifestazione di Zurigo del 19 aprile 2024 (foto Ansa).

Vederli lavorare a maglia nelle assemblee non ci porta a sottovalutarli: hanno tempo libero e voglia di impegnarsi, scalano montagne da tutta la vita, sanno muoversi.

Pacifico ma determinato

Hanno superato il senso di frustrazione verso la politica, si sono alleati tra loro (non riuscendo a fare squadra?), procedono compatti e senza protagonismi, hanno un sito web trilingue molto chiaroun video conciso ed efficace sulla loro attività, continuano a crescere e ora stanno lanciando una raccolta fondi per finanziarli Troppo Chaud. KlimaSeniorinnen contro la Svizzera (Troppo caldo. Le nonne del clima contro la Svizzera), un documentario indipendente di 70 minuti che sarà su Internet a ottobre.

E soprattutto: hanno scelto la strada maestra della legalità, pacifica e democratica. Ne abbiamo viste tante, nella storia dei diritti delle donne, di leggi abrogate da sentenze della Corte Suprema, di referendum approvati increduli, di vittorie esemplari nei tribunali, che hanno cambiato le nostre vite.

Se credi nella legge, devi fare appello alla leggecome ha appena ribadito Nasrin Sotoudeh, avvocato e attivista iraniano, su un altro fronte, quello del conflitto in Medio Oriente: “Chiedo che una violazione della legge sia risolta con mezzi legali, sottoposta ai tribunali internazionali”.

Illustrazione di Cinzia Zenocchini

Le nonne svizzere sono arrivate qui, commosse dalla loro forza silenziosa, niente da perdere, figlie della prosperità e della pace, e un amaro senso di colpa verso i nipoti. Non possono accettare di lasciare un Paese in fiamme. Neanche io.

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