“Il re di Sant’Agostino” rimpatriato in Tunisia. È stato accusato di spaccio di droga e rapina – .

“Il re di Sant’Agostino” rimpatriato in Tunisia. È stato accusato di spaccio di droga e rapina – .
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Si è chiamato “il re di Sant’Agostino”, la famosa piazza del centro di Arezzo. Ma il 25 aprile venne imbarcato da uomini della Polizia di Stato sul volo charter diretto a Tunisi per riportarlo nel suo paese. Il giovane, 21 anni, era ben noto alle forze dell’ordine per essere coinvolto nel traffico di droga e per aver derubato coetanei e minorenni. Non avendo diritto di soggiorno in Italia, era già stato trasferito al centro una prima volta rimpatrio di Bari, solo che poi ritornò in provincia di Arezzo. Dopo un’intensa indagine, condotta dal personale della Squadra Mobile e dall’ufficio immigrazione della Questura, il ragazzo è stato nuovamente intercettato e accompagnato in un altro centro, prima di prendere il volo per la Tunisia.

Lo scorso novembre il 20enne, la cui famiglia vive a Arezzoera stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio. A seguito di una perquisizione sono stati rinvenuti 32,49 grammi di hashish (divisi in 15 cartoni confezionati singolarmente) e 1,37 grammi di cocaina (divisi in 6 confezioni termosaldate). Dopo essere stato fotografato, è stato subito processato. Considerato il suo status di clandestino, pur non avendo precedenti penali, gli è stato notificato un decreto di espulsione dal territorio nazionale. IL giudice di pace di Bari, invece, ha accolto la richiesta dell’avvocato Francesca Maroldapresentato in osservanza di una legge che consente la permanenza in Italia delle persone che devono essere sottoposte a processo, per il periodo strettamente necessario allo svolgimento del procedimento.

Il 21enne è stato spesso avvistato via XXV Aprile, dove gli abitanti di un condominio lamentano da anni urla, rumore fino a tarda sera, degrado, muri sporchi, rifiuti abbandonati ovunque, muri utilizzati come se fossero bagni pubblici. Lì si raduna un folto gruppo di giovani e nel tempo, oltre agli atti vandalici, sono state denunciate attività di spaccio di droga. Alcuni di questi giovani hanno girato dei video musica Trappubblicati sui social: l’acronimo compare in uno di questi 1312trascrizione dell’acronimo in numeri UN TAXI (“Tutti i poliziotti sono bastardi – Tutti i poliziotti sono bastardi”).

Il ragazzo stesso nel corso della trasmissione si è definito “Il Re di Sant’Agostino”. Diritto e rovescio Di Rete4, nel maggio 2023, che lo ha intervistato nell’ambito di un’indagine sulle baby gang. “Mi chiamano così perché qui mi conoscono tutti e tutti mi vogliono bene – ha detto. Siamo una famiglia, siamo tutti fratelli. Faccio musica, vivo per strada, un giorno ho qualcosa, un giorno non ho niente. A volte lavoro, a volte nemmeno una volta. Sono sbarcato a Pantelleria con la barca due anni e mezzo fa. Prima sono stato a Roma, poi sono arrivato ad Arezzo. Non ho documenti, quindi viene sempre la polizia a controllare. Tutti fanno qualcosa che non dovrebbero fare”.

 
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