Abbiamo visto il Pisa di Aquilani, la grande squadra che speravamo diventasse – .

Ieri contro il Catanzaro si è disputata quella che si può definire la partita più bella della stagione. Splendidi di grande calcio per quasi 100 minuti da parte di due squadre capaci di divertire. Inoltre ieri abbiamo visto quella grande squadra che speravamo diventasse il Pisa di Aquilani e ci è piaciuto molto.

Moreo esulta (foto Pisa SC)

SE QUESTA È PISA… – Meritano tanti applausi l’allenatore nerazzurro Alberto Aquilani. Tanti applausi perché ha saputo reggere le critiche di una stagione formativa che lui stesso ha definito “Cinque anni in uno”, praticamente il Cepu del calcio italiano. Per la seconda volta (dopo la prima partita di campionato contro la Sampdoria) il Pisa ha giocato ad altissimi livelli, senza mai fermarsi per tutta la partita. Mai un attimo di calo, a parte i due gol subiti. Se questo fosse il vero Pisa, tutti potrebbero avere paura nelle ultime giornate di campionato, sperando che i nerazzurri non arrivino ai playoff, perché sarebbero una mina vagante.

Marius Marin dopo il gol (foto Pisa SC)

LE ANALISI – Un gioco per stropicciarsi gli occhi. Chi è tornato a casa, al di là della mancata vittoria, ha potuto avere la pancia piena, avendo assistito ad una gara di grande qualità ed intensità. La partita inizia dopo un grande errore difensivo su corner battuto da Vandeputte, che finisce sui piedi del solitario Pontisso. Ciò che più ha impressionato della gara di ieri è stato il altissima pressione a tutto tondo che ha caratterizzato la partita, per evitare che il Catanzaro riuscisse a mettere in difficoltà i nerazzurri con i suoi schemi di gioco. Il collettivo era più bello del singolo. In questa partita si vede il lavoro e la mano dell’allenatore che ha trasformato, dopo tanti sacrifici, il Pisa in un gruppo coeso, concreto e compatto. Per vedere uno dei nerazzurri ci è voluto anche subire un secondo, su un contropiede letale. Non perché il Pisa non ci abbia provato, decine di occasioni, una traversa di Bonfanti, un’Arena strepitosa insieme a D’Alessandro e tutto il reparto offensivo. Una partita dai ritmi elevati come quella di ieri poteva ben sposarsi con le caratteristiche di Moreo e il suo ingresso è stato decisivo, non solo per il gol. Ottima anche la prestazione di Beruatto, nella sua migliore partita stagionale. E poi c’è Marin, che è cresciuto tantissimo, tanto da essere diventato uno dei giocatori più importanti

TROPPO TARDI PER FIORIRE? – Sarà una giornata da guardare con grande attenzione. I risultati di oggi determineranno il futuro degli ultimi tre giorni. Il Pisa c’è, ma deve sperare nei passi falsi di Sampdoria, Brescia ma anche Cittadella, oltre che del Sud Tirolo. Speriamo che non sia troppo tardi per sbocciare e incrociamo le dita.

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