Dopo il terremoto del magnitudo 3.9 registrato questa mattina alle 05:44 e sentito in tutto il dialetto napoletano, è il direttore delOsservatorio Vesuviano, Mauro Antonio Di Vito. “Dall’inizio dell’anno abbiamo registrato nell’area flegrea circa duemila terremoti di magnitudo superiore o uguale a zero, mentre quelli di magnitudo superiore a 3 sono stati solo sette, compreso quello di questa mattina – ha detto il direttore di Sezione Napoletana dell’INGV al Rai.
“La crosta si sta deformando e sollevando con ritmi variabili nel tempo, con il massimo sollevamento registrato nel Rione Terra di Pozzuoli. Deformazione della terra che provoca l’accumulo di stress, generando terremoti. Possono esserci terremoti anche di magnitudo maggiore, per questo dobbiamo essere sicuri che il nostro patrimonio sia adeguato per difenderci perché questo è il nostro obiettivo, cioè sapere di vivere in luoghi sicuri“, ha concluso Di Vito.
Scossa del terremoto che cade in uno sciame sismico è iniziato ieri sera alle 03:38 e che, attualmente, è composto da 51 terremoti.
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