Yusumi Matsuno – Una vita in gioco – .

Alla scoperta di una delle menti più influenti nel game design

di Marcello Ribuffo

Uno degli eventi più importanti di Comicon di Napoli 2024 era riservato a uno dei maestri del game design Yusumi Matsunopadre di Battaglia degli orchi, Tattiche di Final Fantasy E Final Fantasy XII.

Presentati da Vincenzo Lettera di Multiplayer.it e Manuel Enrico di Cultura Pop, in questa chiacchierata abbiamo scoperto aneddoti, scelte e rapporti con altri personaggi di spicco, tra cui Hironobu Sakaguchi, il tutto accompagnato da Richter, autore della colonna sonora Of Signore supremo degli unicorni e ora una figura di spicco quando si affronta il tema delle OST dei videogiochi.

La carriera di Matsuno parla da sola e tralasciando le parti della sua vita che si possono trovare su Wikipedia, come la nascita della sua passione grazie ad un amico che stava sviluppando il suo videogioco, uno dei punti focali della sua visione è sempre stato stato per esplorare la natura oscura dell’essere umano. Durante il periodo del primo Fantasia finale Infatti, c’era una costante: brave persone contro persone cattive. Una divisione netta che non lasciava dubbi ma che non soddisfaceva Matsuno. Come creare personaggi autentici e credibili con cui i giocatori possano identificarsi? Basta aggiungerne un po’ “veleno” E questo è tutto.

È così che è nato Battaglia degli orchi, ispirato alla musica dei Queen ma soprattutto da questi concetti in cui la guerra è veramente una cosa seria. Siamo nel 1993 e non è un periodo florido per Nintendo, alla ricerca di qualcosa capace di dare una spinta decisiva alle vendite. Fortunatamente con Battaglia degli orchi andò tutto bene, tanto che vollero investire nel suo seguito, quello Tattica Ogre così diversi ma pur sempre basati sugli stessi principi. Un videogioco «che tocca il cuore dei maniaci» come lo definì Matsuno, in un periodo di guerra nel mondo reale e che in qualche modo doveva essere trasposto anche nel suo lavoro.

Questo ci porta a Tattiche di Final Fantasy che purtroppo non vedrà un seguito. Qui Matsuno si è lasciato andare molto, rivelandosi molto schietto ma allo stesso tempo divertente nel raccontare qualche aneddoto e scambiare battute con Sakaguchi. Mettendo il punto sulle dichiarazioni di Naoki Yoshida che, secondo i giornali, era pronto a riportare in vita il brand, Matsuno ha smorzato gli entusiasmi rivelando come in realtà le sue parole fossero state male interpretate. Ma come è nato? Tattiche di Final Fantasy? Le idee erano diverse ma il concetto era sempre lo stesso: raccontare la parte “velenosa” dell’essere umano e far capire ai giocatori i “perché” delle guerre.

Qui Matsuno racconta una storia divertente su come ha scelto di concentrarsi sui lati opposti dell’umanità. Infatti, una volta visto il concept, Sakaguchi non rimase particolarmente soddisfatto. In Tattiche di Final Fantasy infatti si voleva spingere sulla parola “fantasy” e quindi con nemici dalle sembianze mostruose anziché umane. Tuttavia, per ottenere tutto ciò sarebbe stato necessario creare diverse tipologie di mostri per dare al giocatore varietà nell’approccio, cosa che poteva essere risolta semplicemente utilizzando due colori nel bene e nel male:

«Possiamo fare come dici tu [Sakaguchi n.d.r.]facciamo molti mostri, ma abbiamo bisogno di molti soldi”

«No, no, allora avanti con i colori» La risposta di Sakaguchi.

Matsuno si è rivelato molto pragmatico ma anche molto ironico. Il suo modo di raccontare forse toglie quell’“aura” di leggenda e sacralità a certi avvenimenti ma è davvero capace di strappare più di una risata.
Ad un certo punto siamo andati dritti al punto Storia vagabonda un “figlio” di ciò che sarebbe stato Tattiche di Final Fantasy II secondo la mente di Matsuno. L’idea era quella di iniziare a spingere il 3D, ispirandosi anche al lavoro svolto su Metal Gear Solid, soprattutto per quanto riguarda il movimento della fotocamera. Il lavoro di Hideo Kojima impressionò davvero Matsuno, tanto da spingere la squadra ad una rivalità diretta con Konami: dovevano battere Kojima. Tuttavia, questo è uno dei pochissimi elementi rimasti Storia vagabonda dato che Tattiche di Final Fantasy II navigava in pessime acque. Il progetto è stato infatti affidato ad un team esterno e completamente all’insaputa di Matsuno, che lo ha scoperto solo quando le difficoltà erano veramente evidenti. “È stato un disastro. Abbiamo dovuto rifare tutto da capo”.. Queste sono le parole che il designer ha rivolto a Sakaguchi ma come accaduto con il primo capitolo, la scelta si è basata esclusivamente sui costi. Piuttosto che investire nuovamente, Sakaguchi scelse di annullare completamente il progetto.

Ci sono state molte risate

Cosa che ovviamente non è accaduta Final Fantasy XII ed è discusso Sistema di azzardo, un’evoluzione dell’interazione del giocatore con l’intelligenza artificiale di amici e nemici che consiste nel dare istruzioni precise ai propri compagni. Come racconta Matsuno, spiegare questa idea in fase di presentazione del progetto è stato un incubo e nessuno dei presenti lo capiva. Dopotutto si trattava di qualcosa di completamente nuovo, con i vari sviluppatori che non avevano alcun metro per capire davvero di cosa stessero parlando. Fu così che Matsuno prese alcuni membri della squadra, portandoli in giro per la stanza dando loro varie istruzioni, ammettendo che vista dall’esterno, poteva essere una scena piuttosto strana.

Final Fantasy XIIcosì come quello recente XVIio Remake-Rinascita e tutte le varie declinazioni, danno origine ad una domanda fondamentale, posta anche dal reparto marketing alla visione di FFXII: ciò che rende Fantasia finale quello che è? Una questione complessa alla quale Matsuno non ha saputo dare una domanda precisa. «Probabilmente ogni giocatore di Final Fantasy darà una risposta diversa». Ma al di là di questo, c’era modo di esplorare un po’ il futuro, senza dimenticare qualche nota di colore.

Matsuno ha le idee molto chiare su quale gioco vorrebbe sviluppare in futuro, sottolineando che non esiste una sola guerra al mondo. Vorrebbe parlare di un contesto in cui si sono verificate più guerre contemporaneamente, esplorando il concetto di onestà e la sua interpretazione da parte di governi e persone, molto spesso contrastanti.
Ma se la Regina ispirasse Battaglia degli orchi, chi ispira Matsuno adesso? La risposta, tra le risate generali visto l’imbarazzo, è stata eloquente: Ed Sheeran.


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