cosa sappiamo delle aziende al centro dell’inchiesta – .

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Pesaro, 27 aprile 2024 – Trevalli Cooperlatnel centro diindagine della Procura di Pesaro seguendo il sequestro enorme lunedì scorso presso lo stabilimento di Aziende agricole marchigiane di Colli al Metauro che è una delle società controllate dalla capogruppo, è la terzo gruppo lattiero-caseario Italiano. Ha festeggiato a giugno dello scorso anno sessantesimo anniversario dalla fondazione.

L’ipotesi di delitto è quello di adulterazione dei prodotti e frodi di marketing: nella lista degli indagati ci sono – al momento – nove nomi, tra gli addetti alla produzione e il management delle Fattorie Marchigiana. La Procura ha preso di mira anche un consulente esterno e un tecnico di laboratorio dell’Amap, l’Agenzia marchigiana per l’agricoltura e la pesca.

“L’azienda – si legge nel comunicato Trevalli Cooperlat diffuso lo scorso giugno in occasione delle celebrazioni del sessantesimo anniversario – è di proprietà di nove cooperative membri presente in sei regioni italiane che rappresentano una filiera capace di raccogliere di più 500 milioni di litri di latte. Per la regione Marchela Trevalli Cooperlat rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il sistema dell’allevamento, come raccoglie oltre l’80% della produzione regionale. Con oltre 500 dipendenti e un fatturato di circa 245 milioni di euro, di cui oltre il 24% all’estero (56% extra UE), distribuisce i suoi prodotti in Italia e in numerosi paesi esteri: Turchia, Corea del Sud, Francia, Grecia, Germania, Arabia Saudita, Svizzera, Egitto (in ordine di punti percentuali). Importa tre stabilimenti produttivi nelle Marchesituata in Jesi (lavorazione del latte alimentare e di prodotti innovativi animali e vegetali quali creme, dolci e besciamelle), ad Amarla (stabilimento situato all’interno del cratere che produce burrata e mozzarella STG) e a Colli del Metauro (formaggi a pasta filata, vaccini, ovini e DOP come Casciotta d’Urbino e Formaggio di Fossa)”.

Riguardo all’indagine della Procura di Pesaro sono intervenuti congiuntamente anche: sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. “Apprendiamo con stupore la notizia apparsa agli organi di controllo dell’informazione in merito all’indagine che sta interessando una società del gruppo Cooperlat. Come organizzazioni sindacali del settore agroalimentare, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil delle Marche sono dalla parte della legalità, del rispetto delle regole e sempre pronte a denunciare irregolarità di ogni genere. Fatta salva la presunzione di innocenza, la posta in gioco sicurezza alimentare e saluteconfidiamo nell’operato delle autorità competenti e auspichiamo che la verità emerga al più presto nel rispetto dei consumatori, degli stessi lavoratori interni e dell’indotto, anche a tutela dell’immagine di qualità dell’intero settore”.

 
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