Quattro liste per Verdimonti a Gradisca, Barletta rompe con Fratelli d’Italia • Il Goriziano – .

Quattro liste per Verdimonti a Gradisca, Barletta rompe con Fratelli d’Italia • Il Goriziano – .
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Sarà il tandem guidato da Claudio Verdimonti e Fabio Barletta muovere la terza forza in corsa alle elezioni di Gradisca d’Isonzo. Questa mattina, nella sede del comitato elettorale di via Dante, è stata presentata la coalizione che sosterrà Verdimonti come candidato sindaco, riunendo quattro gruppi civici: oltre alle due liste legate all’aspirante sindaco, Gradisca civica e Per il comune bene, ci sarà anche Gradisca viva e Gradisca pulita già al fianco dell’ormai ex esponente di Fratelli d’Italia.

Barletta, infatti, ha annunciato oggi la sua uscita dal centrodestra, dopo aver dato la disponibilità a guidare il gruppo. «Gradisca è stata oggetto di battaglie tra leonesse nel centrodestra negli ultimi mesi – ha scherzato Verdimonti – La volontà dei partiti è quella di mettere una bandiera sulla città, passando sopra i cittadini. Questa situazione ha creato grande disagio, i gradiscanesi non sopportano di essere merce di scambio”. Da qui la convergenza tra le due esperienze: «Il nostro obiettivo è riportare in vita Gradisca».

Per l’aspirante sindaco «dieci anni di questa amministrazione hanno portato la città a livelli mai visti prima. Se continua così scomparirà anche dalla mappa”, ammettendo ‘l’onore delle armi’ al precedente sindaco Franco Tommasini: «All’epoca ero all’opposizione ma lui era bravo, chiunque sia venuto dopo (l’attuale Linda Tomasisig, ed) non è riuscito a realizzare nemmeno uno dei suoi progetti”. Critiche condivise da Barletta, che non risparmia nemmeno il suo vecchio gruppo: “Si è parlato solo di nomi”.

«È stato molto facile trovare un accordo con Claudio – ha rimarcato – vogliamo riportare la città a quello che dovrebbe essere: la più importante della Destra Isonzo». Guardando la spaccatura, «non è stato poi così doloroso uscire perché eravamo su due linee opposte: loro sulle percentuali e io sul Comune. Il messaggio che voglio inviare è che, se un partito vuole prendere piede in una città, ha bisogno di pensare di più all’amministrazione e ai programmi». Verdimonti ha poi chiarito che «essere civici non significa non rispettare e non considerare i partiti».

«Qui siamo chiamati alle elezioni amministrative e non alle elezioni politiche» prosegue il candidato. Ciò che unisce la coalizione è dunque il motto ‘Gradisca al centro’, che incide anche sul programma: «Il legame con la popolazione e le associazioni è andato in frantumi per il mancato ascolto da parte dell’amministrazione. L’obiettivo principale è riaprire il dialogo con le persone, perché se non lo fai non ha senso fare l’amministratore. Dobbiamo cambiare paradigma, siamo sicuri di essere in grado di farlo. Non abbiamo decisioni prese in altre stanze.

Ci sono già temi caldi da affrontare sul tavolo, una su tutte la convivenza con Cpr e Cara. «È senza dubbio un peso – ha detto il candidato – ma non bisogna fare battaglie contro i mulini a vento. Dobbiamo essere capaci di trasformare un problema in un’opportunità, finché chi decide non capirà che questa politica è sbagliata e strutture simili verranno chiuse o trasformate”. L’idea è quindi quella di creare un centro di formazione all’interno del Cara: «In Friuli Venezia Giulia mancano 500mila lavoratori. Se si chiede di rispettare le regole, anche queste vanno insegnate”.

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