Nel corso del 2023 in Italia sono state emesse multe stradali per circa 1,5 miliardi di euro. E di questi, quasi 150 milioni riguardano solo la città di Milano, la più “cara” da questo punto di vista insieme a Roma e Firenze. Questo è quanto emerge dalla classifica stilata da Facile.it. e riportato da Repubblica questa mattina in edicola. Se ci allontaniamo per un attimo dalle grandi città, però, il caso che salta subito all’occhio è quello di Carrodanoin provincia della Spezia.
Multe stradali: quanto incassano i Comuni
In termini di incassi multe, il piccolo comune ligure si colloca al primo posto tra i comuni con meno di mille abitanti. E i numeri sono impressionanti: appena 464 abitanti, quasi 1 milione di euro di multe, 973mila euro per la precisione. Tradotto: oltre 2.000 euro di multe all’anno per abitante. Ma non è il solo a registrare cifre simili: riflettiamoci Colle Santa Luciain provincia di Belluno, con circa 747mila euro di multa per 345 abitanti, oppure Candain provincia di Rovigo, per il quale sono stati denunciati 426.000 euro di proventi per 842 cittadini.
L’incredibile caso di Carrodano
Ciò che più sorprende, però, è che nella maggioranza dei casi, compreso quello di Carrodano, tutto dipende da un solo autovelox, che massacra gli automobilisti. Ed è abbastanza clamoroso, si legge anche sul giornale, che nel comune ligure tutto dipenda davvero da questo dispositivo di rilevamento della velocità “installato cinque anni fa dopo una serie di incidenti, di cui uno mortale, lungo la strada provinciale per Levanto”, Da “nient’altro è incluso nel calcolonessuna multa per parcheggio illegale o comportamento di guida pericoloso.
Il sindaco si espone
“Abbiamo un solo poliziotto che da solo non è capace di pattugliare le strade – Lo fa sapere il sindaco Gian Carlo Leveratto, ammettendo che i quasi milioni di euro di multe incassate nel 2023 si riferiscono anche al biennio 2018-19 – Il poliziotto non ha potuto disporre del verbale per quel biennio di tempo, ora doveva farlo con urgenza per evitare il danno fiscale che si verifica dopo cinque anni”. IL turisti sono le principali vittime di questo autovelox: “Per andare al lavoro i cittadini percorrono la statale 1 in senso contrario. Chi transita per la strada provinciale sono italiani provenienti da altre regioni, ma anche tanti stranieri. Riusciamo a mantenere la rete stradale in perfetto ordine, ma non traiamo profitto dai nostri cittadini”.
