Il Brescia non va oltre lo 0-0 con lo Spezia – .

È il secondo pareggio consecutivo a reti inviolate, la terza partita senza reti: Non è scacco matto ai play off, ma il Brescia resta pienamente in corsa per un posto in paradiso. Lo 0-0 contro lo Spezia permette agli uomini di Maran di restare a +2 al nono posto.

La storia della partita

Il pomeriggio si apre con la commozione collettiva di Rigamonti durante il minuto di silenzio per la madre di Paghera, scomparso due giorni fa. Fabrizio ringrazia e si siede in panchina: nonostante il lutto, ha scelto di rispondere alla chiamata di Maran. Accanto a lui c’è Moncini, ma solo per l’onore di firmare: l’obiettivo è recuperarlo per il derby di mercoledì con la FeralpiSalò.

L’inizio dello Spezia è vibrante: Le corse taglienti di Elia mettono in grande difficoltà la fascia sinistra del Brescia, e proprio da quel fronte cade il cross che Falcinelli quasi devia in rete da pochi passi.

Prime occasioni per il Brescia

La posta in gioco è molto alta, soprattutto per gli invitati, che una volta svanito l’effetto sorpresa scelgono di attaccare qualche bottone in più. Brescia gradualmente emerge dalle secche: il più vivace – per distacco – è Dickmann, che al 10′ alza un pallonetto per il colpo di testa alto di Bjarnason, e una manciata di minuti più tardi si mette in proprio con un rasoterra al centro dell’area rimbalzato da Nikolaou. Prima dell’intervallo ci prova anche Besaggio, con un altro colpo di testa che non impensierisce Zoet.

Brividi e assedio

Il secondo tempo si apre con un brivido: retropassaggio pigro di Jallow che innesca la corsa di Di Serio in campo aperto. L’attaccante dello Spezia si trova a tu per tu con Lezzerini, che para tutto con una grande uscita. Al 60′ è Kouda a spaventare le rondini: una progressione che fa breccia nel muro biancoblu e un cross di destro che rade i legni.

Da lì in poi, però, l’onda biancoazzurra monta. Maran introduce Paghera, accolto dall’ovazione del pubblico e omaggiato da Bisoli con la consegna della fascia di capitano. La spinta veemente del Brescia assume i connotati di un assedio: Zoet arriva sul destro di Bianchi, e poco prima della fine Bisoli colpisce in pieno la traversa dopo un break imperioso su calcio d’angolo. Finisce tra i rimpianti, diluiti dal sentimento di pericolo scongiurato che produce la traversa colpita da un metro da Kouda. Emozioni contrastanti, ma il Brescia c’è. E ha intenzione di provarci fino alla fine.

 
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