ecco le pagelle. Shpendi vale il tesoro della corona – .

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L’anno non è ancora finito, ma il bilancio può già iniziare, visto che gli ‘allievi’ bianconeri hanno già ampiamente dimostrato quello che c’era da dimostrare nel corso della stagione. Vincerlo.

Ecco dunque le pagelle del ‘secondo quarto’ bianconero.

Pisseri (35 presenze) 6,5. Il Cesena ha finalmente avuto un portiere che ha fatto sfoggio di parate da campione, come quelle del Pescara, con il Gubbio ma non solo. Non è stato un marziano nelle sue uscite ma nella scorsa stagione ha dato una fiducia sconosciuta alla sua squadra.

Ciofi (18, 4 gol) 7. Questo ragazzo con il Cavalluccio stampato sulla pelle è ancora positivo, almeno fino allo stop imposto da un’ernia inguinale bastarda. Tornò in campo più determinato ed efficace che mai.

Prestia (34) 7.5. Il muro, il muro. Nessun passaggio per la sua squadra, ulteriormente migliorata rispetto alla scorsa stagione, giocata comunque ad altissimi livelli. Essenziale e insostituibile e fortunatamente sempre presente.

Silvestri (33, 3) 7. Lo spericolato cugino, bravissimo, a volte tatticamente birichino, ha bisogno di un grido di Toscano e dell’altro palermitano per rimettersi in riga. Per il resto, un altro giocatore fondamentale, micidiale anche in attacco.

Pieraccini (21, 2) 7. La fortuna gioca un ruolo importante nel calcio, ma bisogna aiutarla. Coglie l’occasione della vita a causa dell’infortunio di Ciofi e si fa trovare pronto, con due gocce d’oro sotto al mare. Sarà una presenza importante anche in Serie B.

Adamo (34,5) 7. L’esplosione nucleare di questa stagione, migliorato in tutto, fisico, testa, abnegazione, piede da favola per la lunga catena di assist. Segna anche, ma la vera perla sono i palloni che i compagni possono semplicemente lanciare.

Pierozzi (26, 2) 6. Nella baby crew è stato il meno performante finora, buon backup senza pretendere la luna. Ma ricorderà per sempre il gol promozione sotto la Mare.

Varone (31,1) 6.5. La competizione si fece dura e i suoi acciacchi non gli diedero tregua. Ha giocato meno del previsto, ma è stato un elemento prezioso su cui contare.

Francesconi (33, 1) 7. Scudiero di De Rose da cui ha assorbito la ‘garra’ per uno dei centrocampi più ostici della categoria. Gioca da veterano, diventa titolare e il cassiere è contento.

De Rose (30) 8. Invecchiando migliora come il buon vino, avrà sicuramente falsificato la carta d’identità. Uomo insostituibile ovunque, frangiflutti per la difesa e trampolino di lancio per l’attacco, spina dorsale del Cesena dai grandi numeri, capitano senza macchia.

Donnarumma (28, 4) 7.5. Se pensiamo che Calderoni ha giocato da quelle parti l’anno scorso vengono i brividi. Giocatore intelligente, completo, tatticamente e tecnicamente di un’altra categoria, autore di una mezza dozzina di assist e anche di un bel bottino di gol.

Sciabola (24, 3) 6.5. Un tempo questi tipi venivano chiamati genio e incoscienza. Discontinuo, capace di fagocitare gol già segnati e poi di realizzare la doppietta più importante della stagione a Perugia.

Berti (32, 6) 7,5. Ha meritato di essere sempre in campo, anche quando il gioco si è sporcato, rispondendo con la sua classe cristallina. Splendida doppietta contro la Recanatese, grazie a Firenze che ce lo ha rimandato gratis, maturo e migliorato.

Kargbo (28, 9) 6.5. Finalmente efficace dopo stagioni in naftalina, segna e regala palloni preziosi da trasformare in gol. Devastante fino a marzo quando si perse finendo non al top.

Ogunseye (24, 4) 5.5. Cicca dopo un sussulto di soda perché a volte un corpo di marmo è fragile come il vetro. Ha chiuso male, nervoso e irascibile, tra una squalifica e l’altra.

Armatura (28, 10) 6.5. Bersaglio preferito degli arbitri in cerca di protagonismo gratuito che gli è costato lunghe squalifiche, ha segnato e giocato poco per i suoi cliché. È difficile vederlo di nuovo nel cadetto.

Shpendi (29, 20) 8.5. Hanno sempre detto che è migliore del suo gemello e lo dimostra con gol e prestazioni strepitose. Lui è il fiore all’occhiello, indispensabile, un capocannoniere audace e sfrontato. Che fastidio fermarsi per infortunio a due punti dal record di Hubner.

Chiarello (11,1) 5. Non decolla, nonostante la buona volontà e l’impegno. Un altro che dirà addio alla compagnia. Un gol alla Fermana e uno sbagliato al Chiavari che avrebbe segnato anche il magazziniere.

David (14) 6. Altro gioiellino, poco utilizzato per la troppa concorrenza. Arriverà il suo turno e sarà l’ennesimo capolavoro della cantera bianconera.

Siano, Bumbu, Nannelli, Coccolo, Piacentini, Giovannini ng. Importante negli equilibri in allenamento in settimana e nello spogliatoio, con poche occasioni per mettersi in mostra.

 
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