La questione stadi resta calda in casa Milan. Nonostante l’uscita dell’Inter dall’Europa League e la vittoria dello scudetto nel derby, la dirigenza rossonera non ha accantonato l’idea di costruire un proprio stadio. Le difficoltà sono tante, soprattutto per la resistenza mostrata dal Comune di Milano, ma uno spiraglio sembra essersi riaperto.
Gianluca Comazziassessore al Territorio della Regione Lombardia, ha rilasciato interessanti dichiarazioni Il giorno sul futuro del calcio scaligero e sul progetto del nuovo stadio di proprietà rossonera a San Donato.
L’intervista
Sul futuro dello stadio San Siro: “IL Il Comune ha perso molto tempo e non ha saputo cogliere l’opportunità offerta da Milan e Inter per riqualificare l’intera zona. Tutti i milanesi sono affezionati al Meazza, ma non possiamo impedire ai club di portare avanti progetti per costruire stadi più moderni“.
LEGGI ANCHE – Milan-Lopetegui, inizia la settimana decisiva: i dettagli
Gianluca Comazzi
AC Milan e Comune di San Donato hanno chiesto alla Regione Lombardia di avviare la convenzione di programma per il nuovo stadio di San Donato Milanese. Sul punto del processo: “Entro giugno la Giunta regionale approverà l’accordo di programma. Mi auguro che Milan e Inter, qualora dovessero lasciare San Siro, trovino un accordo per costruire un unico nuovo stadio“.
Sul restyling del Meazza: “Un tentativo più mediatico che concreto”.
In caso di addio delle due squadre a San Siro, Comazzi si è espresso così riguardo alla possibilità che lo stadio si trasformi in una Cattedrale nel deserto: “Situazione complicata, c’è il rischio che San Siro diventi un museo a cielo aperto inutilizzato. Ho sentito della prospettiva di utilizzare la struttura solo per concerti. Sembra però difficile da perseguire. A San Siro si possono fare una ventina di concerti all’anno, non molti di più, perché è uno stadio senza copertura e riempirlo non è facile per gli artisti”..
Seguiteci anche sui nostri profili Instagram, Facebook, Tik Tok, YouTube e X!
