«La ripresa è una priorità» – Bolzano – .

«La ripresa è una priorità» – Bolzano – .
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BOLZANO. Riqualificazione. È tornata ad essere la parola d’ordine dopo che il gruppo industriale bavarese Schoeller, nei giorni scorsi, oltre al WaltherPark di Bolzano e all’hotel Bauer di Venezia, ha acquistato anche il Azienda Viva Virgolo. Cioè i terreni e i fabbricati sulla collina che domina la città. Posizione splendida, potenzialità di utilizzo e sviluppo enormi, ciononostante l’area versa ormai da anni in uno stato di totale abbandono.

L’immobiliarista austriaco Renè Benko, all’epoca, aveva acquistato il terreno sul Virgolo con lo scopo di costruire la nuova sede del Museo Ötzi; ipotesi passata dopo che la Provincia ha optato per l’ex sede Enel di viale Druso. Ora c’è un nuovo proprietario, il gruppo Schoeller, con grandi disponibilità finanziarie e cento anni di storia alle spalle. Sarà interessante capire, nelle prossime settimane, quali sono i programmi. La priorità è sicuramente finire il WaltherPark; e per la Vergine?

Acquista un terreno
In attesa di saperne di più, dentro e fuori il Comune, come di consueto quando si parla di collina, si è riacceso il dibattito. Generalmente molto cauta, questa volta prende posizione l’assessore verde Chiara Rabini: «Bisogna riparlarne con la nuova proprietà WaltherPark e Virgolo. La destinazione ed i progetti per il Virgolo devono essere una priorità della Giunta, secondo me acquisire il terreno. L’amministrazione comunale deve investire fondi anche nel verde e nelle aree naturali – priorità come altri settori come le strade – a favore della comunità e dell’interesse pubblico”. Secondo Rabini è necessario progettare una nuova funivia che porti da Bolzano al Colle con fermata al Virgolo e realizzare un “progetto realmente sostenibile (nessuna cementificazione in un luogo a rischio idrogeologico) per la riqualificazione del verde e degli spazi a beneficio della comunità”.

Un progetto da 35 milioni
Ma quanto costerebbe al Comune acquistare il terreno e riqualificare il Virgolo? Nel corso della discussione sul bilancio comunale 2022, i consiglieri del Team K Matthias Cologna e Thomas Brancaglion hanno chiesto di fare un preventivo dei costi relativi alla realizzazione del progetto dell’architetto Stefano Novello che prevederebbe uno sviluppo soft dell’area. «Dallo studio – spiega Cologna – è emerso che costerebbe circa 35 milioni. Una somma che sarebbe così suddivisa: 14 milioni 700mila per la nuova funivia; 5 milioni per espropri di terreni; 2 milioni e 300mila per la strada di accesso al Virgolo; sentieri di collegamento e nuovo parco 2 milioni e mezzo; 2 milioni e 280mila euro per la ricostruzione dell’hotel Bellavista; 2 milioni e 750mila per la stazione a monte della funivia; un milione e 200mila euro per gli impianti sportivi. È un investimento che una città come Bolzano può permettersi di fare. Se poi si raggiungesse un accordo con il settore privato, si potrebbe trovare un modo per ridurre i costi”.

Trattative con privati
Roberto Selle, leader della Lega, auspica in una nota anche che il Comune apra una trattativa con i nuovi proprietari dei terreni per l’acquisto delle aree o punti su un PPP, arrivando così ad un progetto di interesse pubblico più ampio che comprenda anche il Colle, poiché è una montagna di Bolzano con la sua funivia. «Anche in questo caso bisogna coinvolgere la Provincia. Sul Virgolo si potrebbero realizzare residenze studentesche, spazi sportivi, ricreativi e culturali per tutti i cittadini”.

Diego Salvadori, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, si rammarica del progetto visionario di Renè Benko che prevedeva di portare il Museo di Ötzi al Virgolo: «Mi è piaciuto il progetto “Viva Virgolo” del gruppo Signa e, nonostante le vicissitudini dell’imprenditore immobiliare austriaco , a mio avviso la città ha perso un’altra occasione per dotarsi di un’infrastruttura multifunzionale che le avrebbe dato una visione culturale e artistica di ampio respiro”. Le speranze ora sono riposte nel gruppo Schoeller: «Spero che abbiano la lungimiranza necessaria per comprendere l’importanza di quel territorio e decidere di investire sulla bellezza e sulla qualità».

Scettico l’assessore Claudio Della Ratta (Civico di Bolzano): «In più occasioni si è parlato di riqualificare il Virgolo, ma il Comune ha dimostrato nel tempo di avere altre priorità e, se non ha riqualificato il Virgolo quando aveva il fiume a sua disposizione i soldi arrivati ​​grazie al Pru del quadrante della stazione (progetto Waltherpark), che ha portato in dote 100 milioni di euro oltre ai 23 milioni relativi al “buco” di via Alto Adige, non interverranno certo ora , visto che questi soldi sono stati spesi”.

 
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