Una petizione per salvare la storica stazione di Castellammare – .

Salviamo la storica stazione ferroviaria di Castellammare.

Con questo obiettivo è stato lanciato un petizione online che mira a raccogliere quante più firme possibili per poi farle arrivare sui tavoli degli organi competenti.

L’iniziativa arriva direttamente dal sito “Scaffale Stabia” gestito dall’ex sindaco Salvatore Vozza.

“Chiediamo al Ministero dei Beni Culturali, alla Regione Campania, al Gruppo FS (Rfi e Trenitalia), alla Fondazione FS, all’Unità Grande Pompei e al Comune di Castellammare di Stabia di attivarsi per salvare la stazione di Castellammarepotenziando le tratte metropolitane regionali e realizzando un intervento di restauro che elimini le situazioni di degrado che attualmente deturpano lo storico edificio borbonico”.

Ecco il testo completo:

“ Castellammare di Stabia ha il privilegio di avere la più antica stazione ferroviaria d’Italia ancora attiva, inaugurata nel 1842: come si sta facendo per la stazione Bayard di Napoli, che rappresenta l’altro punto di partenza della prima Italia, anche l’edificio di Castellammare potrebbe diventare un museo da visitare, disponendo di spazi adeguati, oltre a continuare a svolgere la funzione per la quale è stato costruito. Il modello di riferimento è quanto avviene alla stazione museo di Pietrarsa.

Chiediamo al Ministero dei Beni Culturali, alla Regione Campania, al Gruppo FS (RFI e Trenitalia), alla Fondazione Fs, all’Unità Grande Pompei e al Comune di Castellammare di Stabia di attivarsi per salvare la stazione di Castellammare, potenziando le tratte metropolitane regionali e realizzando un intervento di restauro che elimini le situazioni di degrado che attualmente deturpano lo storico edificio borbonico.

Chiediamo:
1. valorizzare i percorsi della metropolitana regionale Campi Flegrei-Napoli-Castellammare di Stabia anche come valida alternativa al disastro della Circumvesuviana e a programmi e interventi, come il tunnel in costruzione sotto il colle di Varano e la costruzione inaccettabile e da impedire del sottopasso, che non fanno altro che danneggiare la città;
2. inserire la stazione di Castellammare di Stabia nel piano ferroviario dell’Alta Velocità;
3. riqualificare la stazione con la creazione di spazi museali per raccontare la storia della prima ferrovia d’Italia;
4. la realizzazione del treno storico delle Regge Borboniche va nella direzione di valorizzare gli scavi di Stabiae e il nuovo museo archeologico di Stabiae “Libero D’Orsi” nella Reggia del Quisisana: la linea storica di RFI si presenta come un naturale “treno dell’archeologia” ”, linea suburbana che collega Napoli con l’area metropolitana: in treno si può andare dalla Reggia di Caserta al Mann (P.zza Cavour), al Museo Nazionale Ferroviario (stazione Pietrarsa), alla Reggia di Portici ( Portici-Ercolano), agli scavi di Ercolano (Portici-Ercolano), agli scavi di Oplontis (stazione Torre Annunziata Città), agli scavi di Pompei (stazione di Pompei e edificio Polo FS), al porto turistico Marina di Stabia (come da Protocollo approvato con DR N884 del 15.05.09), agli scavi di Stabiae e alla Reggia del Quisisana (stazione di Castellammare di Stabia).

 
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