Puntuale come la primavera (guardando il meteo non si direbbe), il mese di maggio ci regala un evento sportivo, sociale e culturale, autenticamente popolare come il Il Giro d’Italia ciclistico è giunto quest’anno alla sua 107esima edizione. Ventuno tappe, tre settimane su e giù per il Paese per raccontare la storia di un Paese e disegnare imprese sportive, facendo sognare grandi e piccini di seguire la corsa su strada o in televisione.
Il progetto del Giro
Partenza prevista oggi da Venaria Reale per concludersi a Roma il 26 maggio dopo una prima discesa verso sud, il ritorno a nord verso le Alpi e la conclusione, come ormai da tre anni, nella Capitale.
Un Giro, quello almeno nel design appare equilibrato perché offre più chilometri a cronometro, oltre 70 in totale (non se ne vedevano tanti da anni) divisi in due frazioni che possono fare la differenza e il solito carico di salite ma meglio distribuito e non quasi esclusivamente nell’ultima settimana, con sei arrivi in salita rispettivamente nelle tappe 2-8-10-15-16 e 17. Limitati gli arrivi per i velocistisparsi qua e là e molte fasi insipide compresa una tappa particolarmente temuta in Toscana sugli sterrati.
Brescia sarà protagonista nel percorso di questo Giro perché al termine della seconda settimana nel nostro territorio si disputeranno due tappe decisive: la seconda cronometro, da Castiglione a Desenzano del Garda, e il giorno successivo la grande tappa alpina da Manerba del Garda a Livigno con l’inedito traguardo al Mottolino sulle piste da sci.
Gli italiani si aspettavano di essere protagonisti
Se sulla carta il Giro si preannuncia equilibrato, a fare bene o male la corsa sono come sempre i corridori. In un mondo del ciclismo che è diventato sempre più internazionale, anche se si chiama Giro d’Italia ed è la corsa più importante per i ciclisti nazionali, Saranno solo 43 gli italiani al via, un record negativo assolutoanche se saranno presenti quasi tutti i migliori.
Dal 2016 (successo di Nibali) non vinciamo più la corsa rosa, mai un digiuno così lungo, dal 2021 non saliamo più sul podio (presente anche Caruso in questa edizione)
Saranno solo due bresciani al via, Alessandro Tonelli e Cristian Scaroni che tuttavia hanno tutte le carte in regola per far bene.
Sosta di oggi
Come accennato, si parte oggi da Venaria Reale, la maestosa ex reggia sabauda già teatro di una partenza del Giro d’Italia 2011, vinto da Contador, ma assegnato al compianto Michele Scarponi per squalifica postuma.
La tappa di oggi sarà breve ma già impegnativa141 chilometri per arrivare a Torino dopo aver scalato Superga (dal versante più morbido) per ricordare il 75° anniversario dell’incidente aereo che coinvolse la grande Torino, e il colle della Maddalena (7 km al 6,6%) oltre a una salita di 1,5 km al 9% nel finale che dovrebbe escludere i velocisti dal pronostico.
