Polo museale livorno, sindaco: “Mostre ed eventi di altissimo livello”

Polo museale livorno, sindaco: “Mostre ed eventi di altissimo livello”
Polo museale livorno, sindaco: “Mostre ed eventi di altissimo livello”

Una grande soddisfazione per la proposta culturale livornese che negli ultimi anni ha saputo fare un netto salto di qualità”.

Poli museali di Livorno, sono stati presentati i due nuovi progetti museali con Giovanni Cerini, dirigente del settore Attività Culturali, Turismo, Musei e Fondazioni del Comune. Paolo Cova, direttore scientifico del Museo della Città. Cristina Luschi, responsabile Ufficio Musei e Biblioteche. Vincenzo Farinella, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Pisa, Lucia Frattarelli Fischer, Storica dell’Età Moderna, Università di Pisa.
Ha partecipato il dottor Nicola Molea, esperto di storia medicea.

Paolo Cova, direttore scientifico del Museo della Città: “In continuità con l’impegno che ha portato al riordino della Sezione Arte Contemporanea, inaugurata il 28 gennaio 2024, e dedicando espressamente la prima parte dei Bottini dell’olio come spazio per mostre temporanee mostre, lì nuova sezione Antico Medievale e Moderna del Museo della Città di Livorno che è allestito nel cosiddetto ‘trapezio’, parte finale dell’antico magazzino dell’olio.

Il coerente percorso di ricerca e divulgazione si sta sviluppando grazie al prolifico dialogo con docenti universitari, ricercatori, associazioni, istituti culturali, ed è un approccio fondamentale che proseguirà nei prossimi mesi di febbrile lavoro.
Considerata la natura della collezione civica e la volontà già dichiarata di fare rete con altri musei e con il territorio, la mostra sarà allestita secondo una concezione contemporanea, multifunzionale e multidisciplinare, con settori dedicati alla storia e all’arte antica, medievale e moderna, ma anche un’innovativa sottosezione novecentesca. Oltre alle ricostruzioni attente, all’approfondimento della storia – anche sociale – e delle ragioni delle tradizioni, dell’arte e della tecnica, i nuovi sistemi educativi saranno ricchi di connessioni che favoriscano un’effettiva apertura alla città, ai suoi spazi, all’esempio ai cimiteri, ai quartieri più rappresentativi come Venezia, o a monumenti come la Fortezza Nuova.

Un percorso completamente ripensato con diversi punti di forza, per esempio un’intera area dedicata alla storia dell’emancipazione femminile in città, ma dove troveranno posto anche lì Collezione archeologica Chiellini, le tavole tardo medievali, le notizie sulla storia rinascimentale di Livorno o i grandi progetti urbanistici e culturali della città medicea, a sala polivalente immersivautilizzabile anche per attività didattiche.
Il cuore pulsante della nuova idea museale è la moderna sottosezione che copre la parte più importante e più ampia del nuovo allestimento museale, rispecchiando l’identità storica e culturale della Città di Livorno”.

Ai Granai di Villa Mimbelli un nuovo museo dedicato ad una ricca collezione di epoca medicea

Grazie ad una proposta che va nell’ottica del mecenatismo culturale, spiega il Comune di Livorno, a ricchissima e cospicua raccolta di dipinti, disegni, incisioni, medaglie, monete, oggetti, documenti cartacei medicei.
Non sarà una mostra temporanea ma sarà inaugurata un vero e proprio nuovo museo, grazie ad un finanziamento con la Fondazione Annamaria Luisa De’ Medici rappresentata dal Dott. Nicola Molea. Amante della storia medicea, in 25 anni, da una prima lettera di Bianca Cappello, Molea ha creato un’enorme collezione che oggi desidera collocare in un museo, con il motto di collezionare per tramandare.

“Il fatto che ciò avvenga a Livorno è ancora più importante perché prima Cosimo, poi Francesco, poi Ferdinando I vollero e crearono questa città come sbocco al mare, nella visione di una città che si chiamava Heliopolis, che divenne la formazione di i Cavalieri di Santo Stefano, una città che secondo la visione dell’epoca era multirazziale, era aperta a tutti, anche alle minoranze e questo distingue Livorno da Firenze e Pisa”.

Il percorso museale si concentrerà principalmente sul momento della fondazione della città, sul rapporto Medici-Livorno, proseguirà con alcuni aspetti relativi ai ritratti della famiglia Medici, ai matrimoni e alle donne della famiglia Medici, donne di grande personalità e grandi amanti delle arti, poi saranno esposti oggetti curiosi, cimeli particolari che ci raccontano la vita quotidiana.

Anche lì cospicua la parte cartacea del fondoe saranno messi a disposizione della città. Il dottor Molea disse di possedere lettere di tutti i granduchi, granduchesse, di tutti i figli della corte, perfino una copia del patto di famiglia di Annamaria de’ Medici che assicurava che tutti i beni di famiglia rimanessero in Toscana, ed anche un precedente patto di famiglia di Gian Gastone con l’Infante di Spagna che contiene tutti gli articoli che Annamaria Luisa de Medici fece suoi.
“Mi auguro che non solo ci sia un museo ma anche una foresteria messa a disposizione degli studiosi del periodo mediceo per far conoscere a tutti questa dinastia”.

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