Viterbo – I Carabinieri concentrano l’attenzione sul fenomeno – 20 atti di persecuzione da parte di mariti o partner – 77 interventi con una media di quasi 2 ogni 3 giorni
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Carabinieri – Immagine d’archivio |
Viterbo – Abusi in famiglia e violenza di genere, i carabinieri di Viterbo sono sempre in prima linea. 57 episodi nei primi 4 mesi dell’anno di cui 3 violenze sessuali, anche nei confronti di minori.
“Nei primi 4 mesi dell’anno – dicono in una nota i Carabinieri – l’impegno dei militari nel delicato settore della violenza di genere ha registrato un notevole incremento dell’attività operativa.
Anche a seguito di chiare indicazioni in merito provenienti dal comando generale dell’Esercito e a seguito delle recenti disposizioni di legge, sono state sviluppate precise modalità operative per contrastare questa forma di violenza e garantire interventi tempestivi.
In caso di segnalazioni di “episodi di maltrattamenti, violenze e atti persecutori nei confronti di vittime vulnerabili”, è fondamentale “una gestione accurata e tempestiva degli interventi”: ogni segnalazione, infatti, deve essere “gestita, fin dal primo momento, con la massima attenzione , con adeguata sensibilità e nel pieno rispetto delle procedure stabilite”.
In base a ciò, in provincia di Viterbo i Carabinieri hanno dato la massima priorità al fenomeno e dall’inizio dell’anno sono intervenuti in 57 episodi di maltrattamenti in famiglia, di cui 3 violenze sessuali, anche su minori, oltre a 20 atti di persecuzione da parte di mariti o ex partner, per un totale di 77 interventi nel quadrimestre (in alcuni casi commessi più volte dagli stessi autori nei confronti delle stesse vittime), con una media di quasi 2 ogni 3 giorni.
I numeri fanno riflettere, poiché l’azione dei militari ha consentito di arrestare 11 persone, di riportare in stato di libertà altre 61 persone, di cui 7 sono state allontanate dall’abitazione familiare e 11 sono state sottoposte a misure di riavvicinamento alle vittime.
In alcuni casi, il reiterarsi di condotte vessatorie ha portato anche all’arresto di persone, ex mariti o ex fidanzati, che, dopo l’emanazione di un provvedimento di trasferimento dell’abitazione familiare o di avvicinamento alla persona offesa, hanno comunque continuato a persistere nell’azione di comportamento vessatorio nei confronti delle vittime, che ha portato anche al loro arresto e alla reclusione.
Le tipologie di interventi a cui i militari hanno saputo rispondere sono molteplici e differenti tra loro. In un caso, la vittima aiutata era una madre che da tempo subiva maltrattamenti fisici e psicologici da parte del figlio dedito all’abuso di alcol, il quale era stato allontanato anche lui dalla casa familiare con l’applicazione del dispositivo del braccialetto elettronico. .
I Carabinieri del Comando provinciale sensibilizzano sempre le donne vittime di violenza o chiunque abbia conoscenza diretta di situazioni gravi a denunciare tali fenomeni e a rivolgersi ai centri dove sicuramente troveranno risposte efficaci alla richiesta di aiuto di tutti i cittadini”.
4 maggio 2024