archivio cricche e cattiva politica per rilanciare la provincia di Avellino – – .

La provincia di Avellino ha bisogno di un rilancio politico, sociale e culturale, che può avvenire solo se si mettono in discussione modalità e gruppi di gestione, ma anche i cittadini e le forze sociali ed economiche devono fare la loro parte in modo responsabile, con l’obiettivo del benessere della comunità ”. Così il presidente nazionale di Acai onlus, associazione per la tutela dei consumatori e degli inquilini, l’irpino Giovanni Ardolino.

Ormai da molti anni – ha insistito il numero uno dell’associazione – cerchiamo, con l’impegno quotidiano, di garantire ai cittadini e agli utenti il ​​rispetto dei loro diritti e attraverso il confronto critico con enti, aziende pubbliche e private per migliorare i servizi del territorio. Spesso però abbiamo dovuto registrare inefficienze, mancanza di trasparenza e scarsa considerazione degli interessi collettivi. Non abbiamo mai mancato di avanzare proposte concrete per migliorare la vivibilità del capoluogo e di tutti i comuni dell’Irpinia. All’occorrenza abbiamo anche denunciato all’opinione pubblica e denunciato agli organi competenti gravi distorsioni nella gestione della cosa pubblica, diventando, nostro malgrado, bersaglio di indebiti attacchi, per indurci a rinunciare, ovviamente senza successo, da parte di chi che pensano di non dover rendere conto della propria condotta nell’amministrazione di enti o aziende pubbliche. Abbiamo affrontato le tematiche più diverse: dalle esigenze abitative ai servizi sociali, dalla tutela del verde alla difesa dell’ambiente, dalla gestione del ciclo dei rifiuti a quello dell’acqua, dalla sicurezza urbana alla manutenzione di strade e marciapiedi , dal problema occupazionale allo sfruttamento dei lavoratori, dalle scelte finanziarie delle istituzioni alla gestione del patrimonio comunale, dalla sanità alla scuola. Quando abbiamo avuto bisogno di registrare risposte adeguate o addirittura modelli virtuosi, lo abbiamo fatto senza esitazione. Ma ancora di più se fosse necessario aprire un contenzioso o lanciare un allarme su degrado, malcostume e intemperanza. In diversi casi abbiamo dovuto constatare e denunciare all’opinione pubblica, spesso alla sola, l’inadeguatezza degli amministratori e dei loro funzionari. E spesso, nel tempo, le inchieste giudiziarie ci hanno dato ragione”.

Più che mai – ha concluso Ardolino – è necessaria una ripresa della partecipazione attiva dei cittadini, con scrupolo e senso di appartenenza alla comunità, per attuare, anche attraverso le scelte elettorali, un rinnovamento radicale, di cui c’è profondo bisogno, di archiviare metodi e pratiche a dir poco discutibili di un sistema di potere del passato e ancor più di quello recente, mediocre e altrettanto negativo. Solo così gli avellinesi e gli irpini potranno riconquistare la dignità offuscata, un ruolo in scenari più ampi e far crescere le proprie città, paesi e borghi”.

 
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