Barletta, dalla scuola al lavoro grazie all’insegnante di sostegno: la storia di Angela – .

Barletta, dalla scuola al lavoro grazie all’insegnante di sostegno: la storia di Angela – .
Barletta, dalla scuola al lavoro grazie all’insegnante di sostegno: la storia di Angela – .

Una bella storia di inclusione e solidarietà quella di Angela, che ha concluso con successo l’esperienza di alternanza scuola-lavoro in un bar di Barletta, il Kaffedie.

Una ragazza come tante solo con un percorso pedagogico diverso, da studentessa con disabilità all’ultimo anno dell’IPSIA “Archimede”, indirizzo moda.

«Nel settore della moda, dove si realizzano numerosi progetti che, oltre a coinvolgere abilità manuali, implicano approcci a particolari dispositivi e attrezzature informatiche, insieme alla sua classe Angela partecipa ad alcune attività, ma non è stato possibile andare oltre quando il l’approccio didattico richiede prestazioni un po’ più complesse”, sottolinea la professoressa Antonella Ruggiero, insegnante di sostegno che segue Angela fin dal primo anno.

«Ecco perché – prosegue la docente – per Angela si è trattato di individuare, come nel caso del bar, attività che richiedano operazioni semplici. Inserirlo in un’azienda operante nel settore della moda, per i servizi richiesti, sarebbe stato più complesso. Motivo per cui, anche se per i giovani con disabilità che seguono un percorso differenziato il PCTO può essere svolto in diverse modalità e non necessariamente in azienda, ho pensato che lo avrebbe fatto comunque, ma in un bar, in modo da ottenere, come se l’esperienza stesse mostrando risultati promettenti per far emergere possibilità e competenze latenti”.

La vicinanza delle altre ragazze, la sensibilità del titolare, Claudio Rutigliano, gli stimoli ricevuti durante le ore trascorse tra i tavoli della mensa, hanno portato oggi Angela a svolgere in autonomia una serie di operazioni, tutte svolte in un caffè.

«Quando ne ho la possibilità racconto volentieri questa storia di successo, grazie alla collaborazione della scuola e del mondo del lavoro. L’auspicio è che la famiglia possa continuare con quanto fatto a scuola e ottenere ulteriori risultati per l’autonomia di Angela. Ma c’è ancora molto da fare affinché sempre più imprenditori si facciano avanti per accogliere queste ragazze e questi ragazzi, per rendersi disponibili ad aiutarli a crescere, con le dovute attenzioni, in un lavoro che rappresenta una vera e propria ancora di salvezza nel medio-lungo termine, per la realizzazione del loro progetto di vita”, conclude Antonella Ruggiero.

 
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